Atleta olimpico, in forza alla Palestra ginnastica Ferrara, tra i soci che ricostituirono la Spal tra la fine del 1918 e l’inizio del 1919, soldato nella prima guerra mondiale, imprenditore, consigliere comunale, segretario della sezione ferrarese del Coni: Antonio Cotichini rivive nelle foto che la famiglia ha donato al Comune e che raccontano anche un pezzo della storia della città.
L’acquisizione (in comodato d’uso gratuito) di immagini, libri e testi è stata deliberata dalla giunta mercoledì 26 gennaio. Promotori di questo percorso sono stati i nipoti Antonio e Maria Ippolita Cotichini, che hanno reso disponibile per il Comune una rilevante mole di documentazione, in buona parte si tratta di testimonianze fotografiche relative a eventi sportivi tenutisi a Ferrara negli anni ’20 e ’30.
Tra le immagini si nota anche, in particolare, una foto dell’area dell’attuale stadio. Lo scatto è del 1928 ed è giudicato di particolare interesse anche perché mostra ancora alcune strutture della vecchia fortezza pontificia, nel tempo demolite. Sullo sfondo si vede anche la statua di papa Paolo V, attualmente collocata nei giardini di viale IV Novembre. La statua era al centro della fortezza pontificia. Lo stadio, invece, era compreso nell’antica piazza d’armi che nei successivi sviluppi urbanistici si è via via trasformata nell’odierno quartiere Giardino.
Al centro dell’acquisizione di materiale storico e documentale c’è la figura di Cotichini.
La storia del ginnasta inizia a Montegranaro, nell’attuale provincia di Fermo, dove nasce nel 1890. A nove anni si trasferisce a Ferrara per raggiungere lo zio Saverio. Qui studia, ottiene il diploma di ragioniere e inizia a lavorare nella società commerciale – di pellami e accessori – di proprietà dello zio. Giovanissimo si appassiona allo sport, dopo una parentesi dedicata al ciclismo approda all’atletica leggera. Atletica che lo vedrà vestire i colori della Pgf e della Nazionale italiana alle Olimpiadi di Londra del 1908 e al celebre concorso nazionale di ginnastica a Venezia nel 1920.
Cotichini è tra i promotori del processo di ricostituzione della Spal tra la fine del 1918 e l’inizio del 1919, l’anno in cui la squadra, allora conosciuta con il nome di Associazione Calcio Ferrara, uniformò il suo nome a quello della “Società Polisportiva Ars et Labor”. Dopo aver combattuto nella Prima guerra mondiale Cotichini avvia una esperienza come imprenditore: fonda infatti la Società materiale elettrico, che portava il suo nome, producendo utensileria elettrica domestica e ottenendo anche premi dall’Accademia fisico-chimica italiana di Palermo. È per un breve periodo anche consigliere comunale.
Lo sport, anche terminata l’esperienza agonistica, rimane al centro della sua vita, tanto da diventare segretario della sezione ferrarese del Coni, ricevendo diversi premi tra cui la prestigiosa Stella al merito sportivo nel 1939. La storia di Cotichini, al termine della seconda guerra mondiale, continua nelle Marche. Qui muore nel 1947. Il profilo storico dello sportivo, dirigente e imprenditore è stato delineato grazie alle testimonianze del nipote Antonio.
“Siamo grati alla famiglia Cotichini per questo gesto di vicinanza alla città”, dice l’assessore Marco Gulinelli. “Il deposito – precisa – consentirà di acquisire preziose testimonianze di uno spaccato della Ferrara della prima metà del secolo scorso e aggiunge elementi e documentazione utili a ricostruirne momenti che ne hanno segnato la storia”.
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