Occhiobello
10 Dicembre 2021
I neolaureati dell’ateneo anconetano andranno a Occhiobello per formarsi professionalmente e apprendere le tecniche più aggiornate

La casa di cura “Santa Maria Maddalena” forma nuovi medici in ortopedia e traumatologia

Giuseppe De Rito
di Redazione | 2 min

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Occhiobello. È diventata operativa dallo scorso mese di novembre presso la casa di cura “Santa Maria Maddalena” la convenzione con la Scuola di specializzazione in ortopedia e traumatologia di Univpm (Università Politecnica delle Marche): i medici neolaureati dell’ateneo anconetano andranno a Occhiobello per formarsi professionalmente e apprendere le tecniche più aggiornate utilizzate dall’unità operativa di ortopedia del presidio di via Gorizia guidata da Giuseppe De Rito.

“Il primo medico specializzando ha già iniziato a frequentare la corsia – spiega De Rito – dando così il via a una partnership con Univpm che è il naturale seguito della firma, lo scorso mese di maggio, della convenzione. D’intesa con il direttore della clinica ortopedica di Univpm, Antonio Pompilio Gigante, ogni anno un medico specializzando verrà a frequentare la nostra struttura che ha dimostrato, con l’elevato numero di interventi chirurgici realizzati, di poter rispettare i parametri fissati dall’università per dare il via alla partnership”.

Sono infatti 1584 gli interventi di chirurgia ortopedica (1069 dei quali in regime ordinario e di day surgery e 515 in regime ambulatoriale) effettuati a Occhiobello nel 2020: di questi, 576 sono di chirurgia cosiddetta “minore”, 291 relativi a medicina dello sport e ben 716 di chirurgia protesica.

Il record dell’artroprotesi (anca, spalla, ginocchio e revisioni) è merito anche della chirurgia robotica che è l’ultima innovazione nel campo della protesica di anca e ginocchio e permette una maggior precisione nello studio della cinematica della protesi che si va a impiantare: consente tagli più precisi e un risparmio osseo per arrivare a una protesi che dura di più rispetto a quelle impiantate con i metodi tradizionali.

“L’ampia tipologia di interventi chirurgici ortopedici che portiamo a termine nella nostra struttura – afferma De Rito – costituisce un “bagaglio” di esperienza irripetibile al quale i medici specializzandi possono attingere. A questo si affianca la frequenza dei reparti e degli ambulatori. Infine svilupperemo, sempre in accordo con l’ateneo di Ancona, una collaborazione scientifica commissionando agli specializzandi, la realizzazione di studi specifici”.

Da ultimo, Occhiobello è divenuta centro di riferimento per la chirurgia dell’anca. In conseguenza di ciò, la casa di cura ospiterà a turno chirurghi da tutta Italia (gli ultimi, in ordine di tempo, provenivano da Puglia e Abruzzo) che avranno modo di accedere alle sale operatorie per assistere agli interventi.

“Il nostro obiettivo come unità operativa – conclude De Rito – è quello di continuare una crescita costante non solo nei numeri ma anche nella produzione scientifica. Possiamo contare del resto su nuove sale operatorie completamente digitalizzate”.

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