Attualità
17 Novembre 2021
Le iniziative del 17 novembre all'ospedale di Cona e l'impegno delle associazioni di volontariato

Giornata del Prematuro, il ruolo della terapia intensiva neonatale del S. Anna

di Redazione | 4 min

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Mercoledì 17 novembre viene celebrata, come ogni anno, la Giornata Mondiale della Prematurità. In Italia tale avvenimento è organizzato da “Vivere” (Coordinamento Nazionale delle Associazioni per la Neonatologia) assieme ad Efcni (European Foundation for the Care of Newborn Infants) ed è diventato uno degli appuntamenti più importanti per sensibilizzare l’opinione pubblica.

Quest’anno in particolare, il tema della giornata mondiale della prematurità sarà focalizzato sull’importanza di non separare i neonati prematuri dai loro genitori, perché considerati parte integrante della cura, nonostante il delicato periodo storico in cui ci troviamo, gravato dal protrarsi della epidemia di SARS-CoV-2. L’Unità Operativa di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale (Tin) dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara ha sempre garantito, seppur nel rispetto delle regole legate dalla pandemia, l’ingresso ai genitori dei neonati ricoverati in Terapia Intensiva Neonatale 24 ore su 24.

LE INIZIATIVE NELL’OSPEDALE DI CONA. Anche l’ospedale di Cona aderisce alla Giornata e, vista l’importanza del supporto alla famiglia, eccezionalmente, in occasione della Giornata Mondiale della Prematurità, previo appuntamento e verifica del green pass, il reparto sarà aperto anche ai nonni dei bimbi ricoverati. L’Associazione “Nati Prima odv” in collaborazione con l’Associazione “Mani di mamma”, anch’essi da anni al fianco della Tin, distribuiranno un piccolo pensiero ai bimbi ricoverati.

Inoltre, grazie al patrocinio del Comune, il 17 novembre alle ore 18 anche Ferrara illuminerà di viola – il colore simbolo della giornata – la fontana della Piazza della Repubblica, al fine di “accendere” l’attenzione sulla prematurità, con l’obbiettivo prioritario di migliorare sempre di più l’assistenza e le cure dei nati prematuri”. La sensibilizzazione della Comunità, infatti, diviene parte integrante del supporto alle famiglie e quindi della cura di questi piccoli pazienti.

A sostegno dell’Associazione “Nati Prima odv” verrà poi proposto un aperitivo di beneficenza, con il supporto della “Birreria Giori” di Ferrara, che fungerà da luogo di ritrovo per tutti gli interessati, insieme agli operatori sanitari, ai volontari di Nati Prima e alle famiglie dei nati prematuri.

NATI PRIMA ODV è un’Associazione che collabora con la Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara, al fine di fornire sostegno ai genitori; è nata nel 2010 proprio dall’esperienza di due genitori della Tin di Ferrara, a cui si sono uniti, nel tempo, volontari ed operatori del Reparto. In questi 10 anni la collaborazione continuativa ha consentito la realizzazione di numerosi progetti fondamentali per l’Unità Operativa, per i bambini e per i genitori: primo fra tutti una borsa di studio che l’Associazione sostiene da 8 anni, per garantire la presenza di una psicologa che ha permesso di estendere il sostegno ai genitori non solo durante il ricovero ma anche dopo la dimissione. Grazie all’Associazione Nati Prima sono state anche acquisite numerose apparecchiature all’avanguardia per la Tin.

MANI DI MAMMA si occupa di regalare corredini fatti a mano, in pure lana merinos, ai bimbi nati pretermine ma anche ai neonati dei nidi, ai bimbi ricoverati negli ospedali e ai bimbi bisognosi. Si tratta di modelli studiati con attenzione e metodo, unendo le richieste tecniche dei Reparti all’aspetto psicologico ed emozionale.

ALCUNI DATI. Ogni anno nel mondo circa 15 milioni di neonati nascono prematuri, cioè prima della 37^ settimana di gestazione. In Italia sono oltre 30.000 i nati prematuri, il 6,9% delle nascite. Questa percentuale aumenta fino all’11,2% nelle donne con infezione da Sars-CoV-2, come riportato dai dati del registro italiano della Sin (Società Italiana di Neonatologia). Sebbene il tasso di sopravvivenza dei neonati prematuri sia in continuo miglioramento grazie ai progressi in ambito medico, la nascita pretermine rimane una sfida sempre attuale, nonostante la denatalità in aumento. In particolare, i prematuri che presentano un peso alla nascita inferiore od uguale a 1500 grammi (very low birth weight– Vlbw), costituiscono una piccola percentuale dei nati (in Emilia Romagna sono circa l’1% di tutti i nati) ma sono la popolazione a più alto rischio. Tutti i prematuri, soprattutto quelli Vlbw, necessitano di cure altamente specializzate presso i Reparti di Terapia Intensiva Neonatale (Tin) e di percorsi specifici, dopo la dimissione; ciò determina notevoli ripercussioni sul nucleo famigliare, che va accompagnato e sostenuto nel tempo da un’équipe professionale multidisciplinare.

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