Il responsabile dei pronto soccorso provinciali sottolinea la necessità del 118 di stare tra la gente: "Nei primi minuti di un arresto cardiaco, il non far niente è devastante"
Cariani (Ausl): “Il tempo è vita. Fondamentale sensibilizzare i cittadini sul primo soccorso”
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Il sagrato della concattedrale di Comacchio è stato dedicato a San Giovanni Paolo II che visitò la città nel 1990 durante il sui 91esimo viaggio di 148 fatti in Italia durante il suo pontificato
A 24 ore dalla prima scarcerazione, un di 60enne residente a Ferrara è stato nuovamente arrestato dai Carabinieri per aver violato il divieto di avvicinamento
“Il tempo è vita e diventa quindi importante e fondamentale la formazione del personale non sanitario, come da diversi anni sta facendo l’Ausl attraverso l’organizzazione di corsi formativi per il personale laico”.
L’appello parte da Daniele Cariani, responsabile dei pronto soccorso provinciali dell’Azienda Sanitaria Locale estense, che annuncia la ripartenza da qualche mese, dopo lo stop a causa del Covid, degli incontri in presenza, fondamentali “affinché il primo anello della catena del soccorso, vale a dire il testimone dell’evento, durante l’arresto cardiaco, possa avere un minimo di formazione per riuscire ad affrontare una problematica così drammatica”.
“Nei primi minuti – spiega Cariani – non è fondamentale che ci sia il professionista ma, allo stesso tempo, il non far niente sarebbe devastante. Bisognerebbe quindi avere un minimo di idea su come intervenire e già la chiamata al 118 è fondamentale, come lo è riuscire a prevenire l’evento e magari partecipare a corsi di formazione per imparare a gestire la situazione”.
Diverse le occasioni di incontro tra gli specialisti del primo soccorso e la cittadinanza, come ad esempio il 118 Bimbi o le lezioni nelle scuole, in quanto “anche la formazione negli istituti scolastici può essere di rilevante importanza, non solo per quello che riguarda gli insegnanti, ma anche i ragazzi delle scuole superiori e medie, fino alle elementari”.
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