Egr. Direttore,
scrivo le seguenti precisazioni in riferimento ad una lettera, apparsa sul suo giornale, nella quale si esprimono considerazioni generali sulla didattica dell’Università di Ferrara basandosi sull’esperienza personale relativa ad un solo corso di laurea.
Vorrei segnalare, infatti, che il Dipartimento di Ingegneria (come altri Dipartimenti) garantisce alla quasi totalità degli studenti la didattica in presenza con prenotazione e posti contingentati, supportata da diretta streaming e/o registrazioni per chi non trova posto in aula a causa delle restrizioni anti-Covid.
Affermare quindi che “Di certo per i professori è invece molto comodo caricare su un portale lezioni registrate senza possibilità per i ragazzi di fare domande e confrontarsi con i compagni di corso” è ingeneroso – se non quasi offensivo – nei confronti dei tanti docenti dell’Ateneo che svolgono regolarmente le loro lezioni in presenza dall’inizio di questo semestre.
Semmai, in queste prime lezioni del mio corso ho osservato molti studenti collegarsi da casa nonostante i numerosi posti vuoti prenotabili in aula. Certo, è un esempio singolo da non generalizzare, ma invita ad una riflessione: forse per alcuni studenti la DAD è più conveniente che “scomodarsi” per seguire le lezioni in presenza? Ognuno può farsi una propria opinione.
Per concludere: comprendo il senso di frustrazione espresso nella lettera da me citata. Ma trarre conclusioni generali sulla base di un’esperienza personale, anche se non propriamente positiva, non è un buon servizio alla verità.
Cordiali saluti
Prof. Denis Benasciutti