di Giada Magnani
Argenta. Il consiglio comunale ha ripreso i lavori dopo la pausa estiva e della Fiera e si è aperto con una serie di comunicazioni del sindaco Andrea Baldini.
Comunicazioni che hanno riguardato l’acquisizione dello stadio “Lucio Mongardi”; l’ospitalità offerta ad Ospital Monacale per 4 profughi afghani; il rinnovo del Cda, collegio sindacale e revisore di Soelia; il punto sui lavori di rifacimento della scuola elementare e della materna; la candidatura dell’area produttiva Sant’Antonio che rientrerebbe così a far parte della zona logistica legata al porto di Ravenna (tra i vantaggi agevolazioni per nuovi insediamenti e defiscalizzazione per le imprese già presenti); la surroga del consigliere del Pd, Massimo Berardi, che ha lasciato per motivi di lavoro, cui subentra Francesco Santoro.
La questione allagamenti, relativi disagi e interventi su strade e abitazioni, sono state oggetto di un chiarimento chiesto da Ottavio Curtarello, capogruppo della Lega. Il consigliere ha richiamato alcune criticità segnalate a Bando (esplosione di un tombino sulla Provinciale alle porte del paese), Consandolo (Piazza Nenni e Via Buscaroli) San Biagio (Crociaio e Via Morari), infine la bassa di Via Pavese a Filo. Su questi quesiti e sugli interventi attuati ha risposto l’assessore Sauro Borea. Che ha puntato l’indice sì contro l’eccezionalità del nubifragio (40 i millimetri d’acqua piovuti dal cielo in due tempi) ma anche in certi casi l’inadeguatezza fognaria e delle reti di scolo.
Con una interpellanza avanzata dalla democratica Marianna Veduti, si è discusso tra l’altro della paventata chiusura della filiale di Banca Intesa di Filo, per la quale la giunta, così come quella di Alfonsine sotto cui ricade metà paese (ma che anch’essa non ha ricevuto comunicazioni a riguardo dall’istituto di credito) si starebbe attivando, come già manifestato in una assemblea cittadina dei giorni scorsi, per mantenere la postazione del Bancomat o di Cassa Continua, magari anche presso l’ufficio postale.
Gabriella Azzalli di Rinnovamento ha interrogato il primo cittadino circa la vertenza giudiziaria che vede al centro il direttore generale di Soelia, sollevato dall’incarico un anno fa. Venuta meno la “conciliazione” Baldini ha spiegato che “la causa giurislavorista prosegue, ma ci sarebbe un rischio di incombenza”.
Intanto sono state avviate le procedure di verifica danni ed eventuali risarcimenti, non ultimo la messa in mora con diffide notificate al cda e alcuni componenti del collegio dei sindaci revisori.
Ma a tenere banco è stato soprattutto l’acquisizione dello stadio “Lucio Mongardi”.
Attualmente lo stadio – chiuso dalla fine del 2018 perché non aveva più i necessari requisiti di sicurezza – appartiene a Soelia. Venne venduto dal Comune nel 2002 al prezzo di 390mila euro. Ora il Comune, sulla base di una perizia che ha valutato il valore dell’immobile, chiede di poterlo riacquistare per 450mila euro.
Il costo per riqualificarlo però è di 3 milioni e mezzo. Operazione impossibile al momento per l’ente, visto che le risorse sono tutte concentrate nella ristrutturazione delle scuole e per la scuola materna.
L’amministrazione conta di poterli avere grazie a un bando per la “Rigenerazione urbana” del Ministero dell’Interno, al quale si è candidata con il progetto della riqualificazione dello stadio.
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