di Pietro Perelli
Ben cento nuove assunzioni in vista per L.T.E. Lift Truck Equipment S.p.a di Ostellato, società della galassia Toyota che produce componenti per i carrelli elevatori, in particolare montanti e cilindri.
Le professioni richieste sono saldatori, assemblatori, operatori di macchina e della logistica con una preferenza per coloro che provengono dal territorio. Una comunicazione che viene resa pubblica dalla sede della Provincia di Ferrara alla presenza del vicepresidente Nicola Minarelli e della sindaca di Ostellato Elena Rossi, oltre che dell’amministratore delegato di L.T.E. Michele Di Iorio e della responsabile del personale Cristina Schianchi.
Un’occasione “importate”, spiega Nicola Minarelli, quella di poter ospitare “un’azienda di altissima qualità che vuole investire sul territorio”. “Un territorio fragile dal punto di vista socio-economico” aggiunge Elena Rossi nell’intervento di presentazione nel quale spiega l’importanza di un’azienda come L.T.E nel comune da lei amministrato. Un’importanza che non dipende solo dal rappresentare un’eccellenza ma anche da una capacità e volontà di investimento dimostrata negli anni oltre che una “filosofia aziendale che mette al centro del sistema produttivo il lavoratore”.
Non a caso l’ad Michele Di Iorio sottolinea come “il primo obiettivo sia la sicurezza dei lavoratori in azienda” oltre che importanti investimenti nella riduzione dei consumi per salvaguardare l’ambiente. Basti pensare che “il 95% dei fornitori si trova nell’arco di settanta/ottanta chilometri” e che “il mercato di riferimento, come da politica aziendale Toyota, è quello europeo evitando così trasporti transoceanici”.
L.T.E. è un’azienda storica del territorio, fondata nel 1976 e acquisita dal Toyota Material Handling Group nel 2005. Da quel momento si è avviato un percorso di crescita ulteriore che ha portato dai 187 dipendenti iniziali ai 509 odierni. I nuovi assunti andranno ad incrementare ancora l’azienda che nell’ultimo anno ha visto anche un importante aumento di fatturato passato da 80 a 105 milioni di euro.
“Per candidarsi – spiega Cristina Schianchi – ci si può proporre alle agenzie Adecco, Ali o Manpower ma anche direttamente dal sito dell’azienda”. Oltre al classico colloquio la selezione prevede anche un percorso individuale e gruppale per poter meglio valutare i candidati. Chi poi verrà assunto avrà la possibilità di “un percorso di inserimento completo” che come step fondamentali prevede una formazione sulla sicurezza e una formazione ambientale, tema che, dalle parole dei presenti, pare molto caro non solo all’azienda ma a tutto il gruppo.
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