Eventi e cultura
1 Settembre 2021
Giovedì apre l'esposizione alla biblioteca Ariostea curata dal professore Unife Sandro Bertelli e da Mirna Bonazza

Dante e Ferrara. Un viaggio tra manoscritti, incunaboli e cinquecentine

di Redazione | 3 min

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Il professor Sandro Bertelli

Il professor Sandro Bertelli, curatore della mostra

di Lorenzo De Cinque

“Si parla della valorizzazione del patrimonio dantesco conservato nella regione Emilia-Romagna”. È proprio con questo presupposto che giovedì 2 settembre prenderà il via il percorso espositivo diffuso “Dante e la Divina Commedia in Emilia-Romagna”, di cui la biblioteca Ariostea di Ferrara ospiterà una delle 14 mostre a livello regionale, volte ad offrire al pubblico un’esposizione di manoscritti, incunaboli e cinquecentine del Sommo Poeta sulla Divina Commedia e non.

Tra i curatori dell’iniziativa, vi è anche il professor Sandro Bertelli, docente di Paleografia all’Università di Ferrara che poco più di un anno fa ha iniziato a seguire “questo percorso assieme ai colleghi Alberto Casadei dell’Università di Pisa e a Roberto Balzani, responsabile del patrimonio culturale dell’Emilia-Romagna”.

“È un’idea – racconta il professore – che nasce da primi incontri nella sede della Regione con colleghi, a cui poi la Società Dantesca Italiana ha dato seguito affidando il progetto al sottoscritto e ai colleghi dell’Università di Pisa Gabriele Albanese e Paolo Pontari”.

Ma il progetto non si ferma a semplici esposizioni, infatti “abbiamo pensato anche a un catalogo di prossima uscita presso Silvana Editoriale che – spiega Bertelli – riunirà tutte le singole mostre che si svolgeranno in Emilia-Romagna accompagnate da una serie di saggi di importanti studiosi danteschi”.

Ritornando alla mostra ferrarese curata dal prof. Bertelli e da Mirna Bonazza, responsabile dell’Unità organizzativa Biblioteche comunali di Ferrara, “mostreremo incunaboli molto rari della Divina Commedia posseduti dagli Este, di cui il più antico risalente al 1477-1478, seguito da altri esemplari di fine XV secolo”.

Ma oltre alla Commedia dantesca, il professore anticipa che verranno esposti anche “testimoni danteschi della prima metà del Trecento dove si conservano alcune rime, come il famoso sonetto “Guido, i’ vorrei che tu e Lapo ed io” fino a manoscritti più tardi, come il testimone del XVII secolo contenente la ‘Difesa di Dante’ del cesenate Jacopo Mazzoni”.

La mostra, quindi, mette inevitabilmente in evidenza anche il fil rouge che intercorre tra Dante e la città di Ferrara, da cui “molto probabilmente – sottolinea il paleografo – deriverebbe proprio il cognome Alighieri/Aldighieri, come ci racconta lo stesso poeta nel Paradiso oltre al fatto che sua madre proveniva dalla ‘Val di Vado’, tradizionalmente identificata con la stessa città estense”.
Ospiti della mostra della Biblioteca Ariostea anche i disegni di iconografia dantesca dell’artista ferrarese Franco Morelli, di cui “saranno esposte una quindicina di opere grazie ad una collaborazione con il Museo civico di Cento”.

Il rapporto tra Ferrara e il Sommo Poeta, però, a oggi è consolidato anche da una serie di studi portati avanti dall’Università di Ferrara e gestiti proprio dal prof. Sandro Bertelli con gli studenti del master in Archivistica, Diplomatica e Paleografia. “Stiamo lavorando a un progetto importante – spiega – sullo studio e il censimento di ‘Commedie’ conservate in tutto il mondo aggiornando da un punto di vista codicologico, paleografico e filologico il repertorio di Marcella Rodvig di cui – conclude il professore – sono già usciti due volumi a stampa e il terzo, relativo alla Biblioteca Laurenziana di Firenze, è di prossima uscita”.

La mostra rrimarrà visitabile fino al 2 febbraio. All’inaugurazione interverranno il direttore della Biblioteca Comunale di Ferrara Angelo Andreotti, il sindaco di Ferrara Alan Fabbri, il presidente della Società Dantesca Italiana Marcello Ciccuto, Alberto Calciolari della Regione Emilia-Romagna; il responsabile dei Musei Civici del Comune di Cento Lorenzo Lorenzini, il docente di Paleografia e di Codicologia dell’Università di Ferrara Sandro Bertelli e la responsabile dell’Unità organizzativa Biblioteche comunali di Ferrara Mirna Bonazza.

 

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