La Fiat Panda rossa nel canale

Caprile. Doveva essere una serata tra amici come lo erano state tante altre. Poi però l’automobile che sbanda, esce fuori di strada e si cappotta nel canale, cambia per sempre la vita dei cinque  ragazzi che viaggiavano a bordo della Fiat Panda coinvolta nell’incidente mortale di Caprile di venerdì notte.

Dopo lo schianto dell’auto, due di loro, Gianni Beltrami e Marco Marangon, di 53 e 42 anni, entrambi seduti sui sedili anteriori, oggi non ci sono più e negli occhi dei loro amici, vivi per miracolo, resta l’impotenza e la drammaticità degli ultimi tentativi di soccorrerli e strapparli alla morte.

“Abbiamo tentato fino all’ultimo di rianimarli, ma dopo venti minuti di defibrillatore e massaggio cardiaco non c’è stato più nulla da fare” diranno qualche ora più tardi i soccorritori, che una volta arrivati sul luogo della tragedia hanno inizialmente trovato “la ragazza che era insieme a loro fuori dall’abitacolo” mentre “gli altri due sopravvissuti stavano tentando di estrarre quelli davanti” senza riuscirci.

Amava le quattro ruote, era pilota di rally e prestava servizio come autista soccorritore volontario. Gianni Beltrami invece, che era  conosciuto in paese, lascia la sorella Sabrina. Lavorava alla Kastamonu di Pomposa.

“Siamo profondamente addolorati da quanto successo – ha commentato l’amministrazione comunale di Codigoro – per la perdita improvvisa di due persone. Non c’è molto da dire, ci stringiamo forte alle loro famiglie, ai loro parenti e ai loro amici”.

(Una precedente versione di questo articolo riportava la foto errata di Marangon. Ci scusiamo con i familiari della vittima e con la persona purtroppo scambiata per essa).