Politica
8 Agosto 2021
Un gruppo di parlamentari pentastellati ha presentato un'interrogazione al ministro delle infrastrutture e al presidente del Consiglio

Altri 200 milioni per la Cispadana? Il M5S vuole vederci chiaro

di Redazione | 2 min

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Il tracciato del progetto dell’autostrada Cispadana

Il M5S intende vederci chiaro sugli ulteriori 200 milioni che il Governo avrebbe riconosciuto alla Regione per la travagliata realizzazione dell’autostrada Cispadana, l’infrastruttura viaria che attraverserà le province di Modena, Ferrara e Reggio Emilia.

“Abbiamo appreso dalla stampa che il Governo avrebbe riconosciuto un contributo economico di 200 milioni per la realizzazione dell’autostrada regionale Cispadana – spiegano i parlamentari pentastellati Maria Laura Mantovani, Gabriele Lanzi, Vittorio Ferraresi e Stefania Ascari -. Ad affermarlo sarebbe stato l’assessore regionale Andrea Corsini in risposta a una interrogazione. È un dato su cui va fatta immediata chiarezza e per questo è stata presentata una interrogazione al ministro delle infrastrutture e al presidente del Consiglio”.

“Da anni – proseguono i portavoce del M5S -, associazioni e comitati locali denunciano l’elevato costo del progetto, la non rispondenza alle esigenze di mobilità del territorio, il disagio per i residenti in prossimità del tracciato e il danno ambientale che potrebbe provocare, in una zona già colpita da eventi sismici. E noi abbiamo sempre sostenuto che va pensata una strada a scorrimento veloce senza pedaggio, non un’autostrada; peraltro con questi soldi la strada a scorrimento veloce si sarebbe già potuta realizzare”.

I parlamentari nell’interrogazione rimarcano anche che “per quanto riguarda il rinnovo della concessione autostradale, scaduta nel 2014 e prorogata più volte fino al 31 luglio 2021, per la A22 del Brennero (gestita da Autostrada del Brennero Spa, che partecipa per il 51% alla Arc Autostrada Regionale Cispadana Spa, la quale si dovrebbe occupare della realizzazione della Cispadana), sempre secondo l’articolo che cita le dichiarazioni di Corsini, sarebbe stato proposto un partenariato pubblico-privato con lo strumento della finanza di progetto. Tale partenariato vedrebbe Autostrada del Brennero Spa farsi promotrice di una ‘concessione di corridoio’, che potrebbe essere la risoluzione del nodo del rinnovo della concessione. Ma a noi risulta che tale concessione non si possa assegnare senza gara a un’azienda che non è completamente pubblica”.

“Attendiamo dunque chiarimenti precisi dal ministro – concludono i pentastallati -; vogliamo sapere se sia vera la disponibilità dei 200 milioni e da quale fondo finanziario provengono. Abbiamo chiesto anche se sia stata avanzata una proposta di partenariato pubblico-privato per rinnovare la concessione per la A22 già scaduta e, nel caso, quali siano i termini di questa proposta e come si concilia con la disciplina europea”.

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