Cronaca
1 Agosto 2021
L'avvocato Pieraccini commenta la decisione del gip sugli accertamenti irripetibili

Inchiesta sui decessi Covid. Il legale: “Per noi non cambia nulla”

di Redazione | 2 min

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“Le perplessità del giudice per le indagini preliminari in ordine alla irripetibilità degli accertamenti sono condivisibili”. L’avvocato Gianluigi Pieraccini, che assiste i familiari di ospiti contagiati e deceduti delle Cra Paradiso e Caterina, finite sotto la lente della procura con sei dirigenti indagati (le ipotesi di reato parlano di epidemia e omicidio colposi, ndr), commenta la decisione del giudice Vartan Giacomelli.

Il gip aveva bocciato la richiesta di accertamenti tecnici irripetibili demandati da via Mentessi. Per il tribunale “l’oggetto degli accertamenti, descritto dal Pubblico Ministero in sede di avviso di accertamenti irripetibili, ha un contenuto generico che impedisce di definire la natura, le modalità ed il perimetro dell’attività tecnica disposta, in quanto attiene a profili ricostruttivi del fatto e alla verifica di eventuali violazioni di norme senza ulteriori precisazioni”.

In particolare, scrive il giudice nella sua ordinanza, “non sono indicati gli elementi da cui desumere la natura irripetibile degli accertamenti”, nemmeno “è possibile valutare se gli accertamenti siano indifferibili”.

Ma ora, “per le persone offese non cambia nulla se a compiere gli accertamenti tecnici sarà il giudice o il pubblico ministero” aggiunge Pieraccini, in quanto “il pm aveva disposto gli accertamenti con la definizione di irripetibilità anche al fine di garantire un pieno contraddittorio tecnico sia con indagati che persone offese”.

Ora la procura, ragiona il legale, “ritengo che procederà ai medesimi accertamenti precisandoli ed effettuandoli come riterrà più opportuno”. In ogni modo “se a compiere gli accertamenti tecnici è il giudice o il pm per noi non cambia nulla”.

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