Attualità
29 Giugno 2021
Le precipitazioni annuali in netto calo e il caldo torrido stanno facendo calare drasticamente la portata del Grande Fiume con le possibili criticità generate anche dall'intrusione del cuneo salino

Il Po ha sete, preoccupa anche il Delta

di Redazione | 2 min

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(archivio)

È un inizio estate difficile per il Po che, a causa delle scarse precipitazioni annuali e del caldo torrido, sta registrando portate in calo anche del 30%. E una delle zone sotto osservazione da parte dell’Autorità distrettuale è proprio quella del Delta del Po, tra i territori di Ferrara e Rovigo.

Secondo le rilevazione dell’Autorità Distrettuale del fiume Po non è solo il Grande Fiume a soffrire, perché anche i sottobacini patiscono le elevate temperature delle ultime settimane con massime di 32-34°C, tra 1 e 3°C superiori al clima degli ultimi 20 anni e locali punte giornaliere a 35-36°C.

È tutto il bacino a essere in grande difficoltà, a partire dal Piemonte, e non va meglio in Romagna e nelle zone del Delta dove il monitoraggio dell’Autorità Distrettuale del fiume Po è costante per via di possibili criticità generabili dall’intrusione del cuneo salino. Ma nelle ultime ore sono sotto osservazione anche il Piacentino e il Parmense. In Lombardia drastico calo della riserva idrica: – 8.5% nella sola ultima settimana.

La pianura del Reno, del Ferrarese, l’area deltizia e la Romagna, peraltro, sono le aree regionali dove le precipitazioni sono rimaste sotto la media del periodo.

Criticità derivanti soprattutto dalla mancanza di precipitazioni: si stima infatti siano caduti circa 20 mm rispetto ai 48 attesi (stime medie regionali Emilia-Romagna su 2001-2020). Calcolando le piogge da inizio anno resta un deficit medio regionale, sul clima 2001-2020, di circa 116 mm (- 34%), con punte più elevate sul settore orientale (Romagna, rilievi del Bolognese e aree limitrofe, dove si calcolano deficit tra 150 e 200 mm pari a oltre il 50 % delle piogge in meno).

“Siamo solo all’inizio di quella che si preannuncia come un’estate torrida e lunga – commenta Meuccio Berselli, segretario generale dell’Autorità Distrettuale del fiume Po – la cui situazione climatica può arrecare preoccupazioni all’intero Bacino Padano. Se non si interviene repentinamente, simili periodi saranno sempre più frequenti: occorrono soluzioni che siano incisive per mitigare il rischio di queste prolungate endemiche siccità”.

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