Eventi e cultura
13 Giugno 2021
L’opera sarà ospitata successivamente anche alla Reggia di Colorno

Bellini è di Norma al Comunale

di Redazione | 3 min

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La lirica torna a teatro con un’opera affascinante, Norma, tra le fondamentali del melodramma italiano dell’Ottocento.

Norma di Vincenzo Bellini, su libretto di Felice Romani, andrà in scena martedì 15 giugno alle ore 20.30 al Teatro Comunale di Ferrara “Claudio Abbado”, per la regia di Maria Cristina Osti.

Una produzione Fondazione Teatro Comunale di Ferrara in coproduzione con Associazione Parma e OperArt APS e Fondazione Teatro “G. Borgatti” di Cento.

Norma sarà poi ospitata successivamente anche alla Reggia di Colorno per Summer Reggia Opera Festival (il 29 giugno) e in piazzale Rocca (il 1° luglio) a Cento.

Norma sarà l’ultimo appuntamento all’interno del teatro ferrarese per l’estate. La stagione estiva del Teatro Comunale di Ferrara, infatti, proseguirà in esterna, nelle piazze più suggestive della città tra cui piazza Castello (24 giugno con Roberto Pazzi e Moni Ovadia leggono Ariosto con la partecipazione straordinaria di Vittorio Sgarbi) e piazza Trento Trieste all’interno di Ferrara Summer Festival con tre date a luglio: il 10 con l’Omaggio all’Orlando furioso di Michele Placido, Ottavia PIccolo, Massimo Foschi e Stefano Massini, l’11 luglio con il Gran Gala Giuseppe Verdi e il 18 luglio con Ascoltando il cinema e l’omaggio a Morricone, Il 15 luglio, invece, il Teatro Comunale fa tappa al Quartiere Giardino con la maratona dantesca con Moni Ovadia, Federico Sanguineti e con il coinvolgimento dell’Ente Palio di Ferrara.

Quanto allo spettacolo del 15 giugno, Norma è interpretata dal soprano Renata Campanella, mentre Pollione da Fabio Armiliato, tra i tenori più rilevanti della scena lirica internazionale. Il tema della scissione tra amore e vocazione è quello che impernia Norma. La storia è ambientata al tempo dei Celti, in una foresta sacra dei Druidi. Norma è una sacerdotessa del culto celtico. Si è consacrata a Dio, ma per amore tradisce la sua vocazione. Dall’amore per Pollione ha due figli. E con loro, porta in grembo anche la sua scissione: da un lato la ieratica sacerdotessa, dall’altro la donna che si confronta con l’amore e la maternità, che si scontra con la gelosia.

Rilevante in Norma, per la regista Maria Cristina Osti, è la metamorfosi femminile nell’opera. “Nel settimo centenario dalla morte di Dante Alighieri l’opera belliniana rievoca in sé la Commedia dantesca permettendo ad ognuno di riconoscere l’umanità che circonda entrambe le opere. L’inferno è vivo, umano, tangibile, violento e passionale così come il mondo che troviamo in Norma” spiega Maria Cristina Osti. “La libertà individuale, che sta nella capacità di scegliere tra le diverse strade, ha come conseguenza una assunzione di responsabilità. Nulla è casuale come la bufera finale dettata dalla scelta della morte come ultimo sacrificio, perseguendo quella libertà di cuore che vince ogni ragione. Il conflitto interiore di Norma è per lei un Purgatorio: disposta a sacrificare il bene più prezioso, i figli, per punire la fellonia di Pollione e il suo peccato” prosegue la regista. Per Osti “è il trionfo del femminile: generosità, rinuncia, sorellanza, riscatto, sacrificio sublimato nella catarsi paradisiaca finale”.

Oltre a Renata Campanella e Fabio Armiliato nei panni rispettivamente di Norma e Pollione, Yulia Merkudinova è Adalgisa, Alberto Bianchi Lanzoni è Oroveso, e poi Vittoria Brugnolo (Clotilde), Stefano Colucci (Flavio), Diana Rivaroli e Francesco Ferri (Due Fanciulli), Daniela Patroncini e Paolo Garbini (Mimi). Gli attori sono di Operiamo e Casa della Musica e delle Arti. Le scene sono a cura di Alessandro Ramin, le luci a cura di Marco Cazzola. Direttore di scena è Kaori Suzuki. Lo spettacolo vedrà la presenza anche dell’Orchestra Città di Ferrara, che suonerà dal vivo. Direttore d’orchestra è Lorenzo Bizzarri, con il Coro “G. Verdi” di Ferrara diretto da Mirko Banzato. Durata 150 minuti compreso un intervallo.

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