
Andrea Scanzi
“Questa fine intellettuale è Rossella Arquà. 56 anni. Consigliera comunale Lega a Ferrara”. Sulla sua seguitissima pagina facebook Andrea Scanzi propone una foto di Rossella Arquà, la ex consigliera della Lega di Ferrara sospettata di aver inviato al vicesindaco Nicola Lodi (e, pare, anche a se stessa), lettere minatorie condite in un paio di occasioni anche da un proiettile.
“Se tutto verrà confermato – scrive la nota firma del Fatto Quotidiano -, sarà lecito organizzare processioni di massa per chiederle l’autografo. Saremmo a livelli di leggenda fuori scala”.
Viene poi la “fredda cronaca”, che parte da uno dei bersagli preferiti da Scanzi. “Ricorderete tutti Nicola Naooooomo Lodi, il cosiddetto vicesindaco legaiolo di Ferrara. Un vero genio contemporaneo. Da due mesi Naooooomo riceveva minacce. La procura stava indagando contro ignoti. Minacce e procurato allarme. Pare ora che quell’ignoto abbia un nome: Rossella Arquà, appunto”.
Scanzi riassume i fatti di questi giorni che stanno scuotendo il municipio estense e annota: “Il dato leggendario della vicenda è questo: perché una leghista dovrebbe minacciare un altro leghista? Non solo: Arquà era una delle figure più vicine a Lodi. E proprio grazie a Naoooomo era entrata in consiglio, sebbene totalmente sconosciuta”.
Il ragionamento prosegue con l’analisi del curriculum della Arquà: “è inattaccabile. Professione: operaia agricola attualmente disoccupata. Titolo di studio: scuola media inferiore. Una politica fatta e finita, proprio. In due anni in consiglio nessuno l’ha notata. Mai una interrogazione, una mozione, una interpellanza. Nemmeno un intervento”. E “ora le minacce al suo ‘padrino’ politico”.
A questo punto a Scanzi la domanda sorge spontanea: “ma per far parte della Lega bisogna per forza essere così o è una coincidenza? Gli fanno un casting a questa gente o è un talento naturale? Roba da matti”.
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