Attualità
11 Giugno 2021
Entra in attività una struttura con 15 ambulatori localizzati su un’area di 800 metri quadri. Martina Morello: "L’inaugurazione ufficiale sarà purtroppo rimandata a causa della pandemia"

Riapre il poliambulatorio “Futura” di via Pomposa

di Redazione | 2 min

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Il poliambulatorio “Città Futura”

Il poliambulatorio “Futura” di via Pomposa 62 entra a far parte del gruppo sanitario facente capo alla famiglia Pellegrini che comprende, tra gli altri, il “Poliambulatoro città di Ferrara” di via Zucchini e la casa di cura “Santa Maria Maddalena” di Occhiobello.

“Accanto al Poliambulatorio città di Ferrara abbiamo rilevato lo storico ambulatorio “Futura” di via Pomposa che abbiamo ridenominato Poliambulatorio “Città Futura”. Vi è associato il logo di via Zucchini, ma è rimasto il nome “Futura” che per i ferraresi è un marchio – spiega la responsabile organizzativa della struttura, Martina Morello -. Ferrara è la città delle biciclette e abbiamo scelto di rivitalizzare una struttura facilmente raggiungibile da tutti con le due ruote per rispondere alla domanda di sanità che caratterizza il centro storico cittadino”.

Il poliambulatorio “Città Futura” è entrato in funzione in questi giorni ed è dotato di 15 ambulatori suddivisi su tre piani su una superficie complessiva di 800 metri quadrati. Sono destinati essenzialmente alle visite ed alle attività di controllo e non anche alla chirurgia o alla diagnostica e coopterà, di fatto, molti dei medici che hanno lavorato in “Futura” negli ultimi anni. I locali sono in affitto e l’intera operazione di restyling ha richiesto, tra interventi edilizi e dotazioni strumentali, investimenti per 450 mila euro. La direzione sanitaria sarà affidata alla dottoressa Adele Pellegrini.

“Tutto questo mentre il poliambulatorio città di Ferrara di via Zucchini, acquisito dal gruppo circa 11 anni fa ha ormai raggiunto una sua maturità ed ha colto in pieno le necessità del territorio ferrarese di avere una struttura facilmente raggiungibile, in questo caso, in auto e con tutte le attività ambulatoriali”.

Complessivamente il gruppo della famiglia Pellegrini raccoglie 400 tra dipendenti e collaboratori, ha un fatturato di 35 milioni di euro e eroga prestazioni a 70 mila persone ogni anno, confermando così la sua rilevanza anche da un punto di vista della statistica sanitaria.

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