In occasione del 2 giugno, festa della Repubblica, ho letto gli interventi più disparati, alcuni sinceri, altri, more solito, grondanti di inutile retorica.
Premesso che l’Italia è felicemente repubblicana e quasi nessuno desidera il ritorno dei Savoia, ho notato in molti interventi un’astiosità anti-monarchica che a mio avviso non aveva e – soprattutto – non ha più senso.
Vorrei ricordare, per rimanere all’attualità, che la forma istituzionale monarchica è presente in Gran Bretagna, Spagna, Belgio, Olanda, Lussemburgo,Danimarca, Norvegia e Svezia. E nessuno immaginerebbe quei paesi migliori se avessero un presidente della repubblica al posto di un re.
Circa il referendum del 2 giugno 1946, non dimentichiamo che oltre dieci milioni di Italiani si espressero per la monarchia. Fra essi due futuri presidenti della repubblica (Enrico De Nicola e Luigi Einaudi) e Benedetto Croce, tanto per citare qualche nome. E nella vicina Padova la monarchia ottenne la maggioranza dei suffragi.
Credo dunque che sia giusto rispettare anche coloro che a Ferrara (come l’Avv. Giorgio Anselmi, ricordato pubblicamente in questi giorni, il prof. Arrigo Rossini, il Comandante Zanardi o l’Ing. Eligio Mari, a cui Ferrara ha dedicato una via) preferirono votare – dichiarandolo manifestamente – per la monarchia anzichè per la repubblica.
Maria Zucchini