Nella mattinata di martedì sono stati svolti ulteriori controlli della Polizia di Stato con il concorso di personale della Divisione Amministrativa, del Reparto Prevenzione Crimine e della Polizia Municipale in alcune abitazioni cittadine, per accertare la regolarità delle persone che dimorano o domiciliano nelle unità abitative e il possesso dei titoli per occupare un immobile.
L’attività si è concentrata su due distinte unità abitative già monitorate da settimane in quanto, anche a eguito di segnalazione di altri condomini, sono stati menzionati come luoghi di aggregazione di persone extracomunitarie gravate da vari precedenti di polizia e condanne penali per reati in materia di immigrazione, spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti.
In particolare, in un appartamento locato a un cittadino pakistano sono stati trovati tre cittadini stranieri a cui erano stati subaffittate due camere omettendo di comunicare all’autorità di pubblica sicurezza la loro presenza, come previsto dalle norme sull’immigrazione. Lo straniero è stato quindi sanzionato amministrativamente per un importo di 960 euro.
Sono state verificate ulteriori due unità abitative e identificati sette cittadini extracomunitari, tutti regolari sul territorio nazionale, e dai primi riscontri i locatori erano muniti di contratti di affitto regolarmente registrati, oltre a non essere state rilevate omesse comunicazioni di ospitalità all’autorità di pubblica sicurezza.
E’ bene ricordare che la legge tutela i cittadini stranieri da chi concede loro in locazione degli appartamenti o alloggi al solo fine di trarne un ingiusto profitto. E’ infatti un reato dare alloggio o cedere, anche in locazione, un immobile a uno straniero che sia privo di titolo di soggiorno al momento della stipula o del rinnovo del contratto di locazione, e tale reato è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni.
Allo stesso tempo chi a qualsiasi titolo dà alloggio ovvero ospita uno straniero o apolide, anche se parente o affine, o cede allo stesso la proprietà o il godimento di beni immobili posti nel territorio dello Stato, è tenuto a darne comunicazione scritta, entro 48 ore, all’Autorità locale di Pubblica Sicurezza. La comunicazione deve comprendere, oltre alle generalità del denunciante, quelle dello straniero, gli estremi del passaporto o del documento di identificazione che lo riguardano, l’esatta ubicazione dell’immobile ceduto o in cui la persona è alloggiata.
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