Politica
20 Maggio 2021
La parlamentare ferrarese sollecita l'incontro dopo la mancata attivazione del tavolo per valutare assetti più efficaci rispetto agli accorpamenti

La senatrice Boldrini (Pd) chiede un incontro al Mise sul futuro delle Camere di Commercio

di Redazione | 2 min

Leggi anche

Ferrara chiusa per malattia. Patogeno? Il dup

“Come sta Ferrara?”. Ferrara Bene Comune ha riunito i propri iscritti venerdì (21 marzo) al centro sociale “Il Barco” per riflettere su questa domanda e a discutere nel merito sono state invitate la presidente del Cds Cinzia Bracci e la docente di diritto del lavoro dell’università di Verona Laura Calafà

Careccia (Amnesty International): “A Gaza è genocidio”

Genocidio. Questa la parola che è risuonata di più nella sala macchine del Factory Grisù, dove ieri (22 marzo) si è tenuto un incontro organizzato dal gruppo Alleanza Verdi Sinistra - Possibile, unitamente a La Comune di Ferrara e l’associazione Cittadini del mondo, con la collaborazione di Amnesty International Emilia-Romagna

La sede della Camera di Commercio di Ferrara

Un incontro urgente, al Mise, guidato da Giancarlo Giorgetti, per discutere del futuro delle Camere di Commercio, tra cui Ferrara, non ancora accorpate ma commissariate. E’ quello richiesto dalla senatrice Pd, Paola Boldrini, prima firmataria del documento sottoscritto anche dai colleghi Stefano Collina, Alan Ferrara, Andrea Marcucci.

Partendo dal decreto legislativo 219 del 2016, che all’articolo 3 ne prevedeva la riduzione tramite accorpamento, fino al decreto 104 del 2020, con cui venivano commissariate le Cciaa che non avevano ancora proceduto, si fa presente di avere interpellato lo scorso novembre l’allora ministro Pattuanelli per chiedere l’istituzione di un tavolo che vedesse «il coinvolgimento di tutti gli interessati, dalle rappresentanze associative agli operatori economici, per valutare assetti più efficaci che tenessero conto di esigenze espresse dal Parlamento, territori, imprese».

L’attivazione del tavolo, assicurata da Stefano Patuanelli, non ha avuto esito. Di qui la sollecitazione ufficiale, datata mercoledì 19 maggio, a Giorgetti: «L’emergenza sanitaria da Covid ha messo ancor più in evidenza l’esigenza di garantire, da parte delle Camere di Commercio, il più ampio sostegno alle imprese per la fase critica della ripresa e per l’implementazione del Recovery Plan».

Ancora, si rileva la loro funzione strategica nell’«ambiziosa sfida del Pnrr». Di qui la richiesta di un incontro. «Confido – il commento di Boldrini – che lo si conceda a stretto giro e ad altrettanto stretto giro si istituisca il tavolo. L’auspicio è che le camere di commercio virtuose, come Ferrara, possano mantenere l’autonomia».

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com