Argenta
9 Maggio 2021
Ad Argenta procede il progetto di scambio di prestazioni tra persone con competenze e professionalità diverse

Muove i primi passi il “Maggiordomo di Comunità”

di Redazione | 3 min

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Da sinistra: Fulvia Signani, Roberta Berardi, Margherita Malinconi

di Giada Magnani

Argenta. Muove i primi passi il “Maggiordomo di Comunità”. Un servizio che, annunciato la scorsa estate, è divenuto in questi giorni una realtà. L’iniziativa è stata presentata ufficialmente venerdì sera nel corso di una videoconferenza indetta dai vertici del centro socio-culturale “Pennuti e Contenti”, associazione di pubblica utilità che fa capo al circolo Arci “Le Pioppine” di Filo.

A illustrarne scopi e finalità, inserite nell’ambito di un più ampio progetto di “Banca del Dare e dell’Avere”, consimile alle già sperimentate “Banche del Tempo” attive in altre città, c’era la presidente del gruppo, Fulvia Signani. “L’obiettivo – ha spiegato – è lo scambio di prestazioni tra persone con competenze e professionalità diverse. Che, senza sovrapposizioni con altri soggetti, non prevede passaggi di denaro, ma solo compensazioni in termini di ore”.

Una forma di mutualità e di reciproco supporto dunque, tra domanda e offerta, rivolto alle famiglie e più in generale alla popolazione in difficoltà. Un plauso all’iniziativa è venuto anche dal sindaco di Argenta Andrea Baldini, che nel suo intervento on-line ha detto in sintesi che “si tratta di un progetto qualificante, che valorizza il territorio e la domiciliarità, che fa convergere disponibilità e soddisfacimento dei bisogni”.

Il servizio punta a far fronte sia alle necessità materiali che relazionali della gente. Più nel dettaglio la funzione del “Maggiordomo di Comunità” si prospetta come una figura che fa da “trait d’union” tra le persone, il mondo esterno e non solo. L’impegno messo in campo è ad esempio per l’espletamento di pratiche burocratiche ed amministrative, in lavori di manutenzione e di pulizia per la casa, l’orto, il giardino, ma anche cucito, sartoria e altre faccende domestiche tipo fare la spesa, in cucina nel preparare pranzi o cene, nonché per accudire gli animali, il preservare l’ambiente circostante, dare una mano ai bambini nel fare i compiti e ripetere la lezione nel doposcuola.

Ma per i volontari del gruppo, che si son dotati di un sito internet di riferimento, c’è di più: il “Caregriven”. Vale a dire prendersi cura degli anziani, malati soli o in difficoltà, disabili. Questo anche semplicemente per fare una passeggiata, tenere compagnia, assisterli nella quotidianità, più in generale per il loro benessere. Il tutto senza comunque togliere nulla a chi di dovere: medici, enti e strutture sanitarie che se ne occupano direttamente.

Su questo filo conduttore è stato lanciato un invito a collaborare ai corsi di studio indetti dall’Ipsia per la formazione di Oss-operatori socio-sanitari. Un messaggio raccolto e fatto proprio dal dirigente scolastico dell’istituto superiore Rita Levi Montalcini, Nicola Pelliccia, presente in chat, così come altri importanti portatori di interesse, non ultima la vice sindaco del comune di Alfonsine, Elisa Verdigli. Tante autorità istituzionali e del settore, insomma, coinvolti nel progetto, che è stato “apprezzato per i principi di solidarietà e coesione sociale”. Intanto è in programma anche l’apertura di un punto di ascolto, di consulenza e sostegno al disagio psichico. Mentre è prevista la stesura di una “Mappa della Salute”, che individua casi di criticità, non ancora conosciuti, dei cittadini residenti nel circondario attualmente di pertinenza, compreso tra Filo, San Biagio, Bando e dintorni.

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