
Ricercatori Unife
Sono sei in tutto i progetti di ricerca sul Covid-19, realizzati da ricercatori Unife, finanziati grazie ai fondi del 5 per mille all’Università di Ferrara.
È dall’inizio della pandemia che Unife si dedica allo studio di terapie mirate, di affinare le diagnosi e di ottenere sistemi di prevenzione efficaci contro il virus.
Con i proventi del 5 per mille infatti l’Università di Ferrara continuerà a sostenere la ricerca dei giovani under-40 dell’Ateneo: “Abbiamo scelto di destinare il bando 5 per mille degli anni passati al finanziamento di progetti di ricerca svolti da giovani ricercatrici e ricercatori del nostro Ateneo su tematiche legate al Covid-19 in varie sfaccettature. I fondi raccolti saranno interamente devoluti al sostegno delle loro ricerche”, commenta Eleonora Luppi, presidente del Consiglio della Ricerca e Delegata alle attività Vqr.
I sei progetti sono stati selezionati dal Consiglio della Ricerca e dal Nucleo di Valutazione della Qualità della Ricerca (Vqr) dell’Ateneo, sono guidati da ricercatrici e ricercatori under-40.
Gli studi toccano varie tematiche come l’individuazione di composti per curare le persone che non potranno essere vaccinate (progetto seguito dal dottore Gabriele Varano) o il test innovativo, basato sull’uso di nanoparticelle d’oro, che permetterebbe di rilevare il virus in maniera più affidabile, rapida e a basso costo rispetto ai migliori test disponibili oggi (progetto a cura della dottoressa Anna Fantinati del dipartimento di Scienze Chimiche, Farmaceutiche e Agrarie).
Vi è poi lo studio che mira ad approfondire gli effetti ancora in parte sconosciuti del Covid-19 sul sistema vascolare, proposto dalla dottoressa Carolina Simioni del dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie.
E quello dedicato alla popolazione anziana, drammaticamente protagonista di questa pandemia, portato avanti dal gruppo del dottor Salvatore Pacifico del Dipartimento di Scienze Chimiche, Farmaceutiche e Agrarie.
La ricerca curata dal team della dottoressa Daria Bortolotti del dipartimento di Scienze Chimiche, Farmaceutiche e Agrarie è dedicata alle coagulopatie, cioè all’insorgenza di trombi e ischemie associati al coronavirus, e di come una migliore gestione di questi fenomeni impatterebbe sul sistema socio-economico.
Infine, anche un focus giuridico sui servizi di assistenza sanitaria, legato alle criticità emerse durante la pandemia e alle opportunità del piano “Next Generation Eu“, a cura della dottoressa Stefania Buoso, del Dipartimento di Giurisprudenza.
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