Ieri pomeriggio, alle 14:30, presso il sottomura di Via Ticchioni, si è svolta l’iniziativa “Una quercia in memoria di Sergio Ramelli, vittima dell’odio politico”, organizzata dall’associazione culturale Ferritalica.

L’evento, patrocinato dal Comune di Ferrara, consisteva nella piantumazione di una Farnia (quercus robur) proprio nel giorno della morte del giovanissimo studente che, nel 1975, fu ucciso a colpi di chiave inglese dall’organizzazione extraparlamentare comunista Avanguardia Operaia.

“Legare la piantumazione di un albero all’omicidio di un giovane innocente – interviene l’Assessore del Comune di Ferrara Alessandro Balboni – è un bellissimo gesto. Una quercia, simbolo per eccellenza di forza morale e di longevità, sarà testimonianza negli anni a venire delle atrocità degli anni di piombo, quando Ramelli, con la sola colpa di militare nel Fronte della Gioventù, veniva brutalmente ucciso da suoi coetanei. L’odio politico, in ogni sua forma, deve essere combattuto e condannato dalle istituzioni ed è per questo che sono qua oggi vestendo la fascia tricolore”.

La messa a dimora dell’albero è stata resa possibile grazie a una collaborazione pubblico-privato: l’associazione Ferritalica, oltre all’acquisto e alla messa a dimora della quercia, si occuperà per i prossimi due anni della sua manutenzione.

“Quarantasei anni dopo – spiega Gianpaolo Zurma, di Ferritalica – vogliamo ricordare un fatto terribile, con l’auspicio che la violenza politica appartenga definitivamente a quel buio passato e che, anche grazie ad eventi di sensibilizzazione come quello organizzato, i giovani crescano nel totale rigetto della violenza politica”. 

All’evento ha partecipato anche il senatore di Fratelli d’Italia Alberto Balboni e una rappresentanza di Gioventù Nazionale Ferrara.