Cento
9 Aprile 2021
Dopo la mancata approvazione del bilancio 2020 da parte del Consiglio comunale presidente e consiglieri rassegnano le dimissioni “irrevocabili”

Cento. Si dimette l’intero Cda della Fondazione Teatro Borgatti

di Redazione | 3 min

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Cento. Il 2021 sembra essere l’anno della caduta dei Cda delle fondazioni teatrali estensi. Dopo le note vicissitudini ferraresi, anche a Cento cade il Cda della Fondazione Teatro Borgatti i cui membri hanno presentato le proprie dimissioni “irrevocabili”.

L’atto è stato preso con una delibera datata giovedì 8 aprile dell’organo amministrativo della fondazione, firmato dalla presidente Milena Ceriani e dal resto dei consiglieri (Simona Andalini, Isabella Benazzi , Loretta Calanca, Aurora Nuvoli, Simona Salustro e Ugo Terzi).

Le dimissioni – si legge in una nota della Fondazione – sono state motivate dalla presa visione della condivisa mancanza dei presupposti necessari alla stabilità finanziaria e al patrimonio dell’ente, dopo che, nella seduta del Consiglio del Comune di Cento del 7 aprile il venir meno del numero legale necessario all’approvazione della variazione del Bilancio di previsione del 2020, ne ha impedito l’approvazione.

“Questa dura azione – dice la Fondazione – contribuisce ad aggravare una situazione già delicata e difficile legata al momento storico che stiamo attraversando, che aveva già costretto il teatro alla sospensione di tutte le attività in programma, venendo così meno ad un impegno assunto con pubblico e sponsor e che ora precluderà il rimborso di biglietti, abbonamenti e iscrizioni ed avrà ripercussioni anche sulle retribuzioni dei dipendenti”.

La presidente Cariani e il suo Cda sono stati nominati nel marzo del 2017 con delibera assunta in sede di insediamento dell’amministrazione di Fabrizio Toselli. La Fondazione rivendica il fatto che i membri “hanno lavorato duramente per ripristinare il pareggio di bilancio, risollevando la situazione economica e patrimoniale dell’ente. Oltre al successo delle loro stagioni teatrali e di tutte le attività collaterali, si ricorda l’impegno profuso nelle produzioni teatrali interne per le scuole e le famiglie oltre ai grandi eventi all’aperto di concerti sinfonici e operistici che hanno riportato classe, meriti e grande attenzione sulla nostra città”.

“Ritengo che questa decisione sia un’altra conseguenza negativa di quanto è successo nella seduta di mercoledì del consiglio comunale”, è il commento del sindaco di Cento, Fabrizio Toselli.

“Spero che abbiano fatto la scelta giusta, ma comprendo specie dopo quanto avvenuto nell’ultima seduta consiliare, il sopraggiungere delle preoccupazioni esternate da chi si è dimesso – prosegue il primo cittadino -. Nei prossimi giorni li cercherò per capire di più ma intanto li ringrazio per l’ottimo lavoro svolto in questi anni. Oggi però lo scenario che si è aperto è questo. Ne prendo atto ma ora il mio primo pensiero sarà per tutti i dipendenti della Fondazione. A loro assicuro di stare tranquilli perché da questa impasse, non creata dal sottoscritto, ne usciremo comunque e meglio di prima. Del resto la delibera che è stata presentata all’ultimo consiglio comunale, come ha spiegato bene il mio assessore alla cultura, era tutta imperniata sull’importanza di coprire anche i costi del personale che ora è in cassa integrazione visto che la stagione teatrale è ferma a causa della pandemia. Credo quindi che i consiglieri che hanno deciso di astenersi dal voto di questa proposta non abbiano riflettuto abbastanza su quali poi sarebbero state le reali conseguenze della loro decisione di votare in quel modo”.

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