Alla Cittadella S. Rocco di Ferrara da giovedì 1° aprile inizia l’attività dell’ambulatorio territoriale per la cefalea che lavorerà in parallelo e in piena collaborazione coi colleghi dell’ambulatorio cefalee dell’Ospedale di Cona e con i neurologi territoriali.
La creazione di un secondo ambulatorio cefalea in provincia di Ferrara è motivata dall’alta prevalenza della cefalea nella popolazione. Nel nostro territorio si stima che siano quasi cinquantamila le persone che soffrono di cefalea, con una prevalenza maggiore nei giovani adulti e nelle donne; un disturbo che, comunque, colpisce anche l’età evolutiva.
L’ambulatorio cefalea territoriale della Cittadella San Rocco è, pertanto, seguito da un medico specialista in neurologia, esperto nella diagnosi e nella cura delle cefalee, con una formazione continua per l’aggiornamento professionale di tutti gli operatori coinvolti.
Tre le principali finalità dell’ambulatorio: porre il paziente al centro di un percorso multidisciplinare per effettuare una diagnosi accurata e instaurare terapie personalizzate; cooperare con la rete dei medici di medicina generale e degli altri specialisti coinvolti; collaborare con l’associazione dei pazienti cefalalgici di Ferrara (AlCe-Alleanza Cefalalgici Ferrara).
L’ambulatorio è attivo due giorni la settimana – il lunedì e il giovedì – con l’obiettivo di inserire a breve altre giornate.
I pazienti possono accedere con l’impegnativa del medico curante o di altro specialista.
L’ambulatorio cefalee è autorizzato dalla Regione Emilia-Romagna alla prescrizione per i pazienti con emicrania cronica ed episodica delle nuove terapie innovative: tossina botulinica e anticorpi monoclonali anti-Cgrp.
Pur rappresentando la terza patologia più frequente e la seconda più disabilitante del genere umano, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), rimane una malattia misconosciuta e sotto-trattata. La sottovalutazione della cefalea causa un ritardo nella diagnosi corretta e forti ripercussioni sulla qualità di vita delle persone.
A livello europeo si è disposto che il progresso nella gestione del paziente cefalalgico dipenda dal miglioramento dell’accesso a strutture sanitarie competenti e dal porre il paziente al centro di un percorso in cui sia possibile un approccio multidisciplinare nella diagnosi e nella cura delle cefalee.
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