Politica
17 Marzo 2021
Interrogazione della senatrice dem dopo l'annunciato abbandono del cracking di Porto Marghera da parte di Eni

Petrolchimico. Boldrini a Giorgetti: “Come scongiurerà chiusura impianti?”

di Redazione | 1 min

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Oggetto, l’annunciata chiusura, da parte di Eni, del cracking di Porto Marghera, e il timore di ricadute in tutto il quadrilatero della chimica (Ferrara, Mantova, Ravenna) che solo a Ferrara, col Petrolchimico, occupa 1600 lavoratori. Con penalizzazione di altri importanti stabilimenti come Basell e Versalis, “che proprio a Ferrara ha fatto negli ultimi anni importanti investimenti”.

Boldrini, prima firmataria, rimarca come a sottoscrivere l’interrogazione, tra gli altri, siano stati Andrea Ferrazzi e Stefano Collina, rispettivamente di Venezia e Ravenna, a “conferma della presa in carico di una preoccupazione che riguarda l’intero comparto”. Nel documento si ricorda l’allarme espresso dalle organizzazioni sindacali, fermamente contrarie alla chiusura del cracking “perché a detta loro sarebbe l’ennesima dismissione senza nessuna garanzia di nuove attività produttive e garanzia occupazionale”. E che parlano di “piano troppo vago e insufficiente a collocare i dipendenti diretti e indiretti”. “Mi aspetto – la chiosa di Boldrini – che il Ministro ottenga da Eni risposte rassicuranti, definitive, chiare. Il momento è drammatico”.

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