Attualità
13 Marzo 2021
Aderiscono 14 attività tradizionali. L'assessore Fornasini: "Nuovi progetti ad hoc con l'obiettivo di aumentare le adesioni"

Itinerari tra le botteghe storiche, Ferrara lancia due video promozionali

di Redazione | 3 min

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Un viaggio tra le botteghe storiche, con percorsi tematici e video promozionali. Il Comune di Ferrara, con Sipro, Agenzia per lo sviluppo, lancia due tour virtuali nel commercio e nell’artigianato tradizionali.

Proprio a Palazzo Municipale gli assessori Matteo Fornasini e Angela Travagli, con l’amministratore unico di Sipro Stefano di Brindisi e la coordinatrice Chiara Franceschini, hanno presentato i video tematici realizzati tra le botteghe storiche. Due gli itinerari proposti nei filmati, inseriti nel contesto di Eductour, percorsi di visita della città: uno è legato a Ferrara e al suo centro storico Patrimonio Unesco e un altro all’antico ghetto ebraico.

“La valorizzazione delle botteghe storiche si inserisce nel quadro dei nostri obiettivi strategici di rilancio commerciale e turistico della città – ha detto Fornasini – e l’abbiamo inserita anche, come specifica linea d’azione, nell’ambito del progetto, candidato in Regione, dal titolo: ‘Open to you: Ferrara città da scoprire”. “Sono attualmente 14 le botteghe storiche che hanno aderito, e che esibiscono il marchio. Riteniamo – in base a una ricerca che, col contributo di Sipro, abbiamo realizzato – che almeno altre 18 abbiano i requisiti per l’accesso, con 7 attività dell’artigianato artistico. La sfida è creare e comunicare i vantaggi del brand e costruire, attorno ad esso, sempre nuove iniziative. In questo quadro stiamo lavorando per l’introduzione di misure incentivanti anche a livello comunale”.

“Crediamo nel commercio di vicinato e crediamo nel valore storico delle attività del nostro territorio e il percorso che abbiamo inaugurato vogliamo che rappresenti un’opportunità per promuovere la qualità dei prodotti, delle tipicità e del saper fare e per attrarre, in futuro, potenziali visitatori e turisti”.

In base alla legge regionale può ottenere il marchio di ‘botteghe storiche’ chi esercita la medesima attività nello stesso locale, o nella stessa area pubblica, da almeno 50 anni continuativi (25 anni per le osterie) anche se con denominazioni, insegne, proprietà o gestioni diverse e che presentano nei locali, negli arredi e nelle aree elementi di particolare interesse storico, artistico, architettonico e ambientale o particolarmente significativi per la tradizione e la cultura della città.

“Lo sviluppo economico – ha detto l’assessore Travagli – è un tema di fondamentale importanza che è al centro delle nostre politiche e che pensiamo debba anche passare attraverso il consolidamento identitario del territorio e delle sue produzioni. Le botteghe storiche esprimono questo concetto con grande forza. La loro promozione e il loro inserimento in percorsi turistici uniscono infatti la valorizzazione culturale alle produzioni tipiche, in una sintesi perfetta. Sono quindi un importante veicolo promozionale, oltre che un elemento di memoria e tradizione”.

“Un percorso importante”, lo definisce la coordinatrice Sipro, Chiara Franceschini, “perché ci ha consentito di fare una sorta di mappatura della città, scoprendo anche, come rilevava l’assessore Fornasini, un bacino potenziale. Parliamo di attività che avranno sempre maggior rilevanza quando il turismo riprenderà. Proprio perché sarà un turismo di prossimità, si partirà dalle tipicità e non dai monumenti. In questo senso, ben si coniuga anche nel progetto internazionale Slide, di cui Sipro fa parte, teso a promuovere lo sviluppo sostenibile grazie al patrimonio culturale”. “Il lavoro fatto, anche grazie al confronto con le associazioni di categoria – la chiosa dell’amministratore unico, di Brindisi – ci permette di portare avanti contemporaneamente ragionamenti di prospettiva in termini imprenditoriali, commerciali, turistici. Comparti sempre più legati tra loro”.

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