Politica
4 Marzo 2021
La senatrice ferrarese del Pd interviene in aula sul Decreto Covid

Vaccini, Boldrini: “Non c’è brevetto che tenga. Le dosi devono arrivare”

di Redazione | 2 min

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Paola Boldrini

«Non c’è brevetto che tenga. Le dosi devono arrivare. I vaccini sono la priorità e devono essere un bene pubblico come pubbliche sono le risorse messe in campo per la ricerca». Così Paola Boldrini, vice presidente Commissione Sanità in Senato, in Aula, nell’ambito dell’approvazione del Decreto Covid.

Boldrini, prima firmataria, nei giorni scorsi, di una interrogazione al Ministro della Salute, Roberto Speranza, in cui chiedeva di valutare l’opportunità di una cosiddetta produzione in house, dunque in Paese, ritiene che nel frattempo si debba comunque insistere per avere «le dosi che spettano all’Italia».

Boldrini, in considerazione anche del susseguirsi di cambi di colori non più su base esclusivamente regionale, ha ribadito «la necessità di rendere omogeneo il funzionamento delle applicazioni delle norme nazionali sui territori, non solo in merito alle chiusure, ma anche relativamente alle prenotazioni attraverso la piattaforma gestita dal Commissario straordinario, in coordinamento con il Ministero della Salute e con le Regioni, che ancora oggi sono diversificate».

Boldrini ha sottolineato la mancanza di «informazioni omogenee, ad esempio sui soggetti vaccinati, su quelli immunizzati, sulle non vaccinazioni, sugli effetti dei vaccini. E questo perché non tutte le Regioni hanno l’anagrafe vaccinale informatizzata». Seppure questo processo fosse già previsto nel 2018. Secondo Boldrini «i cittadini hanno bisogno di essere informati in maniera chiara e devono seguire gli stessi percorsi su tutto il territorio nazionale».

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