Salute
24 Febbraio 2021
L’unità operativa ha realizzato lo scorso anno, nonostante la pandemia, 1584 interventi chirurgici. Fiore all’occhiello: la protesica

Casa di cura Santa Maria Maddalena: numeri record per ortopedia

di Redazione | 2 min

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Giuseppe De Rito

Occhiobello. Nonostante la pandemia l’unità operativa di ortopedia della casa di cura “Santa Maria Maddalena” di Occhiobello ha raggiunto nel 2020 numeri da primato che la posizionano tra le eccellenze italiane sia per volume di attività che per capacità attrattiva extra regione.

“Grazie ai protocolli di sicurezza messi in atto per evitare la diffusione del Covid-19, sono stati realizzati – spiega Giuseppe De Rito, responsabile dell’unità – 1584 interventi di chirurgia ortopedica, 1069 dei quali in regime ordinario e di day surgery e 515 in regime ambulatoriale. In un periodo in cui la quasi totalità delle unità operative di ortopedia in Italia hanno praticamente chiuso i battenti, abbiamo registrato numeri che ci pongono nel novero delle eccellenze nazionali: oltre il 60% dei pazienti proviene da fuori regione, in particolare da Marche, Toscana e Calabria. Percentuale che sale al 90% per gli interventi di revisione di protesi di anca e ginocchio, cioè di sostituzione di una o più parti delle protesi già impiantate”.

Dei 1584 interventi, 576 sono di chirurgia cosiddetta “minore”, 291 relativi a medicina dello sport e ben 716 di chirurgia protesica. Il record dell’artroprotesi (anca, spalla, ginocchio e revisioni) è merito anche della robotica.

“L’impianto di protesi tramite il sistema robotico – prosegue De Rito – è infatti molto più accurato rispetto alla tecnica manuale, riducendo i tempi di recupero post-operatorio e di ricovero. Attualmente abbiamo in dotazione la terza generazione del robot chirurgico “Mako Rio”, l’unico in provincia di Rovigo e tra i pochi in Veneto. Il robot viene principalmente utilizzato per le protesi al ginocchio e si sta iniziando ad usarlo anche per quelle di anca”.

Nel dettaglio i 716 interventi di artoprotesi rappresentano più del quintuplo di quelli realizzati nel 2010, quando ci si assestò a 131: 345 sono relativi a protesi di ginocchio, 257 a protesi di anca, 29 a protesi di spalla (numero decisamente superiore agli altri centri italiani) e 84 sono revisioni: a realizzarli è un’equipe di cinque medici ortopedici ai quali si è aggiunto di recente anche un infettivologo. “L’obiettivo che ci poniamo nel medio e lungo termine – conclude De Rito – è arrivare al traguardo dei mille interventi all’anno, che ci consentirà di consolidare la nostra presenza all’interno della “rosa” delle eccellenze italiane”.

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