Clara. Il 29 dicembre apre il centro raccolta di Bondeno
Conclusi i lavori di ricostruzione successivi all’incendio avvenuto nel luglio scorso, a partire da lunedì 29 dicembre il Centro di Raccolta di Bondeno riprenderà la normale operatività
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Il progetto "Hub urbani e di prossimità" prosegue con due incontri pubblici uno il 22 gennaio a Bondeno e uno il 27 gennaio a Stellata
Approvato dal Comune il provvedimento che va nella direzione della tutela del patrimonio arboreo del territorio, che rientra negli obiettivi programmati di amministrazione
I Carabinieri della Stazione di Bondeno hanno individuato i componenti di un gruppo di giovani che lo scorso sabato sera hanno preso parte ad una violenta lite in pieno centro paese
Attimi di apprensione in serata a Settepolesini, frazione del comune di Bondeno, dove si è verificato un incidente stradale nei pressi del Palazzo Rosso
Troppe contraddizioni e particolari che non quadrano. Così dopo ore e ore di interrogatorio, alle quattro di questa mattina il pm Stefano Longhi ha deciso di emettere il decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti di Doriano Saveri, il 45enne bolognese convivente della 50enne Rossella Placati, trovata uccisa nella sua abitazione a Bondeno.
Saveri è stato interrogato dapprima nella caserma dei carabinieri di Bondeno, dove si era presentato assieme al suo legale di fiducia, quindi presso il Comando provinciale dell’Arma a Ferrara, ma la sua versione dei fatti non ha convinto gli inquirenti. Una versione dei fatti contraddittoria e lacunosa, a cui si contrappongono una serie di gravi indizi di reato a suo carico, in merito alla responsabilità nell’omicidio.
Fin dall’inizio il 45enne è stato il principale sospettato per la morte di Rossella Placati, trovata nel bagno di casa con ferite alla testa. Lui stesso, alle 8.45 di lunedì mattina, si era portato alla caserma dei carabinieri di Bondeno riferendo di aver trovato la compagna nel bagno della casa dove abitavano, incosciente e con del sangue alla testa. Quando carabinieri e sanitari si sono portati al civico 62 di strada del Carmine, in Borgo San Giovanni, a due passi dall’argine del Panaro, per Rossella non c’era già più nulla da fare. La morte, come confermato dai sanitari, era avvenuta per le lesioni alla testa provocate da un corpop contundente, che non è stato trovato sul luogo di quello che ora si configura come un femminicidio.
L’uomo, di professione artigiano edile, separato, dopo le formalità di rito, è stato portato in carcere a Ferrara, dove rimarrà a disposizione dell’autorità giudiziaria estense. Le indagini e gli accertamenti dei carabinieri proseguiranno per raccogliere ogni ulteriore elemento o fonte di prova, utile alla risoluzione del caso.
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