Lettere al Direttore
10 Febbraio 2021

Riconoscimento ai congiunti degli infoibati

di Redazione | 2 min

Foiba, da questo termine deriva la parola infoibato, come da un altro termine gas, ha origine la voce terribile “gasato”! La grammatica al servizio della morte, la coniugazione dell’orrore. In nome di supremazie razziali o di nazionalismi esasperati o di pulizie etniche si sono compiuti nel ventesimo secolo omicidi e nefandezze che ci proiettano ad una dimensione paragonabile ai gironi infernali Danteschi.

Il 10 Febbraio, da alcuni anni, dopo tanto tempo in cui sono state dimenticate, si ricordano le vittime delle Foibe.

Il fascismo tramite l’annullamento dell’autonomia culturale e linguistica di cui le popolazioni slave avevano goduto, alimentò nazionalismi ed irredentismi le cui conseguenze successive all’armistizio si perpetrarono proprio contro gli italiani. Improvvisati tribunali emisero centinaia di condanne a morte di chi si opponeva o avrebbe potuto opporsi alle politiche del regime di Tito. La maggioranza dei condannati fu gettata nelle foibe, alcuni mentre erano ancora in vita.

Gli italiani della Venezia Giulia e Dalmazia, che fuggivano con un continuo crescendo, dopo la firma a Parigi del trattato di pace il 10 febbraio 1947 vennero ospitati anche a Ferrara, dove venne costituito un Centro Raccolta Profughi, in pieno centro cittadino, in Via Romei n. 12, sede dell’allora Istituto Magistrale ed ora dell’Istituto Alberghiero “Orio Vergani” (una lapide lo ricorda).

Il campo profughi venne chiuso il 12 agosto 1949 (brevemente riaperto alla fine del 1951 per gli alluvionati del Polesine) per ritornare alla sua destinazione di Istituto scolastico. Di coloro che vi vennero ospitati una parte si trasferì in altre località dell’Italia (ed anche all’estero), coloro che rimasero a Ferrara ben si inserirono proficuamente nella società cittadina, non dimenticando mai le terre che erano stati costretti a lasciare.

Per la prima volta inoltre il Presidente della Repubblica tramite la Prefettura, consegnerà la Medaglia d’onore in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale e concessione di un riconoscimento ai congiunti degli infoibati, a Giosué Nave infoibato di origine ferrarese.

Riguardo alla giornata del Ricordo, afferma il nostro Presidente Mattarella: “Non si trattò – come qualche storico negazionista o riduzionista ha provato ad insinuare – di una ritorsione contro i torti del fascismo poiché tra le vittime italiane di un odio – comunque intollerabile, che era insieme ideologico, etnico e sociale – vi furono persone che nulla avevano avuto a che fare con i fascisti e le loro persecuzioni”.

Alessandro Talmelli

Segreteria Unione Comunale PD Ferrara

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