Attualità
23 Gennaio 2021
L'istituto agrario ha avviato un progetto online con Meis e Maf per far visitare agli studenti i luoghi del ricordo. Urbinati: "Pensiamo ad una scuola dinamica, dove i ragazzi non siano più passivi"

L’Istituto “F.lli Navarra” celebrerà il 27 gennaio: “La memoria è più forte della pandemia”

di Redazione | 3 min

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Nonostante le difficoltà imposte dalla pandemia di Coronavirus, gli insegnanti e gli studenti dell’Iistituto “F.lli Navarra” non rinunceranno a commemorare le vittime della Shoah, celebrando la Giornata della Memoria.

Per mano della preziosa e proficua collaborazione instaurata con il Museo dell’Ebraismo Italiano e della Shoah e il Centro Documentazione Mondo Agricolo Ferrarese infatti, il prossimo 27 gennaio, l’istituto agrario darà vita al progetto “Una giornata al museo”, che avrà come obiettivo quello di creare un modello didattico dinamico e innovativo, avvalendosi del supporto tecnologico per coniugare la cura della memoria, dell’ambiente e del territorio.

Tra i promotori del progetto il professore Nicola Alessandrini, insieme ai colleghi Roberto Orlandi e Stefano Giatti, che ha illustrato nei dettagli l’iniziativa: “Da diversi anni stiamo dedicando una particolare attenzione al 27 gennaio. Quest’anno il nostro obiettivo è quello di fermare gli orologi e la nostra routine didattica in modo tale da creare un terreno fertile di discussione. In tal senso, viste le numerose difficoltà del momento a far partecipare tutto l’istituto sul campo, abbiamo deciso di formare dei piccoli gruppi di studenti e di mandarli in punti strategici della provincia e non solo, da dove interverranno via streaming e ricopriranno il ruolo di inviati speciali, rapportandosi con i loro compagni a distanza per guidarli in un viaggio virtuale attraverso i luoghi della Memoria”.

A questo proposito, i luoghi della Memoria in cui si snoderà il programma della giornata saranno il Meis, dove saranno presenti i professori Nicola Quirico e Giuseppe Di Bernardo, e il Maf, dove interverranno Gian Paolo Borghi – presente alla conferenza stampa – insieme ai due professori Stefano Giatti e Serena Fini.

Dopodiché, altre due tappe importanti saranno il ghetto ebraico di Ferrara, con i proff. Dario Poppi e Nicola Alessandrini, che saranno accompagnati dagli studenti Irene Gullini e Francesco Grassi della classe 5^AM, e il ghetto ebraico di Bologna, in cui si muoverà il professor Paolo Ciafardini insieme a Francesco Arcadipane della 5^AM.

Infine, tra il muretto dell’eccidio de La lunga notte del ’43 in corso Martiri della Libertà e la lapide in via Mazzini, i due professori Vincenzo Gragnaniello e Cecilia Schiavi con gli studenti Andrea Bergami e Margherita Rella della 2^BM si aggireranno all’interno di quello che è stato tracciato come itinerario bassaniano, a cui si potrebbe aggiungere anche il cimitero ebraico di via Vigne.

Una serie di appuntamenti di cui va orgoglioso il dirigente scolastico Massimiliano Urbinati, che ha voluto sottolineare la vera essenza dell’iniziativa, a maggior ragione in un momento così difficile e complicato per il mondo dell’istruzione: “L’idea di questa giornata è nata con l’intento di unire tre identità ferraresi come la nostra scuola, il Meis e il Maf attraverso il tema dell’educazione civica per i giovani. La pandemia sta facendo vittime fisicamente e psicologicamente, tant’è che i nostri studenti stanno perdendo questi momenti di scuola che non si ripeteranno più. Attraverso la loro collaborazione abbiamo così deciso di dare nuovi stimoli e creare un percorso che sia qualcosa di nuovo”.

“La filosofia di questa esperienza – ha concluso Urbinati nel suo intervento – è l’incontro dell’identità ferrarese, ebraica e giovanile. Al momento, i ragazzi non possono fare uscite scolastiche e quindi abbiamo deciso di impostare il nostro progetto secondo quello che prevede l’alternanza scuola-lavoro, perché crediamo che per qualsiasi professione si voglia fare nella vita sia necessario avere educazione civica. Pensiamo ad una scuola dinamica, che sia per tutti, e riteniamo essere ormai superata quell’idea di scuola dove gli insegnanti spiegano e gli alunni sono passivi. I ragazzi devono essere protagonisti di attività che possono avere un impatto che sia sociale e possa a stimolare la coscienza, mettendo passione in quello che fanno”.

L’iniziativa, che sarà coordinata dalle professoresse Mary Malaguti e Valentina Giannini, sarà in un primo momento riservata agli studenti dell’istituto, che la fruiranno in diretta streaming via Google Meet come anticipato, e sarà successivamente a disposizione sul canale YouTube dell’Iis “Vergani-Navarra” per chiunque volesse rivederla sullo schermo dei propri dispositivi.

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