Attualità
19 Dicembre 2020
Michele Fabbri racconta il giornalista, scrittore e intellettuale deceduto venerdì a 65 anni e che era molto legato a Ferrara

La scienza, la comunicazione e la democrazia. In ricordo di Pietro Greco

di Redazione | 2 min

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da sinistra: Michele Fabbri e Pietro Greco

di Michele Fabbri

Pietro Greco, giornalista, scrittore e intellettuale che amava la scienza come inderogabile principio costituente della democrazia, ci ha lasciato improvvisamente a 65 anni. Pietro ha dedicato tutto il suo tempo e le sue energie, con un rigore costante e instancabile che non finisce di stupire, ad affrontare i temi e le implicazioni della scienza, la più alta espressione dell’intelletto razionale umano, nel vivo della società in cui viviamo. L’ha fatto con un rigore, chiarezza e umiltà, che ne costituiscono la cifra assoluta, spaziando nei suoi lavori dal Mare Mediterraneo, visto come origine di una cultura indivisibile fondata sulla ragione, all’Europa, frutto originale della rivoluzione scientifica che non conosce asfittiche miserie di sovranismi.

In questo largo orizzonte, Pietro ha avuto tante volte tempo e modo di condividere conoscenze e discussioni con studenti, insegnanti e cittadini di Ferrara. Per tanti anni, come docente del Master in Giornalismo e comunicazione istituzionale della scienza del nostro ateneo, Pietro Greco ha partecipato nella nostra città a eventi pubblici e tenuto lezioni per studenti di diversi livelli di scolarizzazione.

L’ultima lezione l’ha tenuta in occasione dell’apertura del ventesimo anno accademico del Master. Pochi giorni fa. Avevamo chiesto a lui di tenere la conferenza di apertura perché la ricorrenza accademica andava celebrata con un livello adeguato di riflessione teorica e perché la contingenza pandemica richiedeva un contributo che aiutasse a orientarsi nella “epidemia informativa” in corso.

Non ci ha deluso nemmeno quest’ultima volta. Vi proponiamo dieci minuti di quella lezione. C’è tutto quello che serve per rispondere a tante domande che continuiamo a farci su cosa ci stanno dicendo su Covid-19: scienza, democrazia, comunicazione e giornalismo. Con una proposta finale che è quasi un testamento scientifico per il Paese. E per me la gioia di risentire il maestro senza il quale non avrei fatto questa parte della mia vita così come l’ho fatta.

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