Attualità
9 Dicembre 2020
La Flc Cgil chiede di portare “la discussione all’attenzione della comunità accademica, oltre che dell’intera città”

Università, i sindacati: “Cambio dello Statuto? Non prima di aver scelto il nuovo rettore”

di Redazione | 2 min

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Le voci che parlano di una possibile modifica allo Statuto dell’Università di Ferrara a pochi mesi dall’elezione di un nuovo rettore preoccupano i sindacati.

Preoccupazione tale da spingere Flc Cgil Ferrara a entrare nel merito della questione “perché ci sembra assolutamente discutibile annunciare modifiche ad uno Statuto mettendo in campo azioni per cambiarlo proprio a ridosso della prossima elezione del rettore. Ricordiamo che in vigenza di questo Statuto non si è mai svolta l’elezione di un nuovo rettore. Ci piacerebbe che ci fosse più chiarezza: che la discussione venisse portata all’attenzione della comunità accademica, oltre che dell’intera città, per il cui sviluppo, non solo economico, l’Università gioca un ruolo fondamentale”.

Inoltre, aggiunge il sindacato, “predisporre ora un documento programmatico che debba ‘fungere da bussola per chi raccoglierà l’importante eredità zauliana’ non rientri pienamente nella normale dinamica elettorale. Chiunque vincerà la competizione elettorale lo avrà fatto con le proprie idee e con i propri programmi, sulla cui base avrà raccolto il necessario consenso. Non è detto che queste idee e questi programmi debbano per forza ispirarsi alla ‘bussola’ costituita dal documento programmatico che si va redigendo”.

Anzi, “è possibile che la vittoria nella competizione elettorale potrà arrivare proprio grazie ad un programma e a idee differenti da quelle che ispireranno quel documento. Qualunque sia la valutazione sul mandato che va a concludersi, riteniamo che il consenso vada cercato con il libero confronto delle idee, senza particolari vincoli o “bussole”, nell’interesse dell’Istituzione, di tutte le sue componenti, e della nostra città”.

Infine, la questione dell’elezione del nuovo rettore, visto che “in Ateneo si parla di una piattaforma digitale attraverso la quale poter esprimere il voto. Anche su questo – conclude il sindacato – è necessario aprire la discussione perché il sistema dia le garanzie adeguate”.

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