Marcella Zappaterra
“La Regione Emilia-Romagna ha sempre riconosciuto l’importanza sociale e l’importante apporto al territorio dato dal mondo dell’associazionismo e del volontariato espresso dalle Cooperative sociali, delle Associazioni di promozione sociale e dalle Organizzazioni di volontariato”. A dichiararlo è la capogruppo Pd in Assemblea legislativa Marcella Zappaterra, prima firmataria di una risoluzione che risponde a un appello lanciato da Arci e da numerose associazioni e organizzazioni
“Nell’emergenza dettata dalla pandemia, il Terzo settore ha contribuito fattivamente a fronteggiare il contagio e a dare sostegno a molte persone in difficoltà, pagando però un prezzo altissimo. Da un’analisi condotta su circa 1400 enti emiliano-romagnoli a inizio aprile, è emerso infatti che oltre la metà ha cessato la propria attività: 567 a causa dell’impossibilità di rispettare i decreti governativi anticovid e altri 160 per mancanza di dispositivi di protezione e di volontari. – riporta la consigliera regionale, che aggiunge –. L’azione regionale non si è fatta attendere, supportando i progetti che nel solo bando di luglio 2020 ha visto accogliere ben 675 richieste di enti e associazioni no-profit arrivando a una risposta che supera i 3 milioni di euro per un riconoscimento medio a ogni ente di circa 4.700 euro”.
“Ora la Regione deve andare avanti su questa strada – esorta Zappaterra –. Da un lato finanziando i progetti e le attività e dall’altro riconoscendo ad associazioni e organizzazioni di volontariato benefici patrimoniali, seppur temporali connessi all’emergenza, per l’attività che stanno svolgendo a servizio di tutta la comunità e concedendo nuovi strumenti finanziari a garanzia di azioni che gli stessi enti intendono intraprendere nel rispetto di quell’autonomia organizzativa e di azione che è vitale per il Terzo settore”.
“Con la risoluzione, il Pd propone di attivare un tavolo di confronto permanente, coinvolgendo anche altre istituzioni interessate e in particolar modo l’Anci per valutare iniziative mirate quali la sospensione delle locazioni negli immobili di proprietà regionale e di revocare immediatamente, sino alla fine dell’emergenza sanitaria, eventuali azioni di messa in mora attivate dal marzo 2020. Di attivare inoltre un fondo di rotazione, dedicato alle Associazione di promozione sociale iscritte nel registro regionale, adattando e integrando le condizioni di accesso alle mutate esigenze Covid e in ultimo, ma non per importanza, a introdurre modifiche alle regole nazionali legate alle attività ricreative e culturali e delle Associazioni di promozione sociale a cominciare dal tema della somministrazione, superando un principio di discriminazione evidente tra circoli e esercizi commerciali”, spiega infine Zappaterra.
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