Attualità
25 Novembre 2020
L'istituto dedica le ore di lezione alla visione di film, lavori prodotti dagli alunni stessi e interviste, per stimolare la riflessione e la discussione

Studenti e docenti del “Copernico- Carpeggiani” dicono no al femminicidio

di Redazione | 4 min

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In occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, l’istituto “Copernico-Carpeggiani” dedica le ore di lezione alla visione di film, lavori prodotti dagli alunni stessi e interviste, per stimolare la riflessione e la discussione.

Ma il “Copernico- Carpeggiani” ha fatto già molto di più in questo campo, avendo creato lo scorso anno un’apposita disciplina dedicata al contrasto alla violenza di genere, che in questi mesi è entrata a far parte dell’Educazione civica.

L’istituto ferrarese ha in un certo senso anticipato l’istituzione in ambito nazionale della nuova materia.

“Vogliamo provare – dichiara il dirigente scolastico, Francesco Borciani – a portare allo scoperto il vissuto quotidiano che precede la violenza di genere e produrre una maggiore consapevolezza nei ragazzi in questo senso”.

“Siamo convinti – chiarisce il preside – che la scuola abbia un compito prezioso che non è solo quello di predisporre iniziative visibili e denunciare il problema, ma anche quello di portare all’attenzione di tutti che nei nostri comportamenti quotidiani, nella nostra cultura, nelle frasi che diciamo senza nemmeno pensarci è presente una discriminazione, una sopraffazione, magari anche minima, che però pian piano si accumula e arriva fino ad atti di violenza esplicita, anche fisica o, addirittura, al femminicidio. E’ una scommessa – conclude Borciani – e noi speriamo che funzioni”.

Per il “Copernico-Carpeggiani” il percorso è iniziato nel 2019 con un convegno, un progetto didattico (una canzone rap e un video realizzati dal docente Marco Toscano e dai suoi alunni) e la creazione di una nuova materia scolastica. E’ il preside Roberto Giovannetti, che lo scorso anno dirigeva l’istituto, a spiegare come è nata l’idea: “Come tutte le scuole anche il “Copernico- Carpeggiani” è caratterizzato da una forte propensione progettuale, che lo spinge a partecipare a
tutte le iniziative che di solito si organizzano prima del 25 novembre. In particolare – ricorda Giovannetti – ha colpito tutti quanti noi il progetto realizzato dal professor Marco Toscano, che ha creato una canzone rap dal titolo “Non è normale che sia normale”, centrata proprio sulla violenza esercitata dagli uomini sulle donne in ambito domestico. Tale iniziativa ha destato l’interesse di tutti noi, poiché non solo ha rappresentato una modalità didattica nuova ed efficace, ma anche perchè abbiamo visto come tutti gli studenti coinvolti hanno partecipato alla costruzione del testo e della musica. Utilizzando attivamente questi strumenti, gli alunni si sono appassionati alla tematica. Tutto ciò ha scatenato la volontà di organizzare qualcosa che andasse al di là dell’episodio e diventasse qualcosa di strutturale. Abbiamo pensato a una nuova disciplina che gli studenti possono affrontare in modo sistematico nei cinque anni del corso di studi con lo scopo di prevenire i comportamenti
lesivi dell’ integrità fisica e morale, in particolare delle donne vittime di violenza domestica, questione che, purtroppo, la situazione pandemica ha peggiorato”.

Lo scorso anno il Copernico-Carpeggiani ha organizzato un apposito convegno, invitando l’onorevole Mara Carfagna, ideatrice della campagna “Non è normale che sia normale”, che ha ispirato il lavoro dell’ istituto ferrarese. Quest’anno, poi, è stato compiuto un altro passo avanti. “Quando in Collegio dei docenti – spiega il preside Borciani – abbiamo cominciato a lavorare sull’Educazione civica, che è diventata una disciplina obbligatoria in ambito nazionale, ci siamo detti che in questa scuola avevamo già realizzato una larga parte di questo percorso: la materia denominata “Contrasto alla violenza di
genere”, che il Collegio lo scorso anno ha deciso di aggiungere a quelle curricolari. E perfettamente in linea con l’idea di educazione alla cittadinanza, alla convivenza civile e al rispetto reciproco. Ci sembrava – commenta il dirigente scolastico – che una grossa parte del lavoro fosse già fatto. Ci siamo dati, come Collegio, l’impegno di riservare a questo percorso la massima visibilità possibile. Nasce in questo modo, quindi, il progetto di dedicare l’intera Giornata del 25 a iniziative per riflettere sulla violenza ai danni delle donne. La riflessione, comunque, non si limita ad una mattina, ma continuerà nei prossimi mesi, poiché lo studio del contrasto alla violenza di genere – dichiara il preside Borciani – deve avere una visibilità e un impatto che siano significativi: abbiamo, quindi, pensato di dedicare uno spazio rilevante del percorso di Educazione civica a questi studi, più di un terzo delle unità didattiche sarà dedicato a tali argomenti. Abbiamo inoltre ritenuto opportuno renderlo evidente sin dal nome della disciplina, che sarà presente sul registro elettronico con la dicitura “Educazione civica e Contrasto alla violenza di genere”.

La materia viene sviluppata da tutti i docenti dell’istituto, che attingono anche ai contenuti delle proprie discipline per preparare le ore di lezione e valutano l’apprendimento degli studenti nell’arco dell’intero anno scolastico.

Ed ecco il programma della giornata del 25, che è suddivisa in quattro blocchi.

Tutte le classi hanno la possibilità di visionare, in tempi concordati con i docenti, diverse attività, scaricando il materiale, predisposto dall’istituto. Il primo blocco mette a disposizione le riprese del convegno realizzato lo scorso anno e intitolato “Non è normale che sia normale”, nel secondo sono presenti le riflessioni dei dirigenti scolastici Francesco Borciani e Roberto Giovannetti,  il terzo prevede la visione del film “ La vita possibile” e l’ultimo comprende i lavori predisposti dalle classi prime dell’istituto professionale nell’anno scolastico 2019-20.

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