Politica
30 Ottobre 2020
Nel 2012 avrebbe partecipato a un evento patrocinato e finanziato dal Comune di Ferrara

Verifiche dell’Amministrazione comunale su dj Bugi (o Boogye)

di Redazione | 2 min

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A seguito dell’operazione della polizia e delle Dda di Bologna e di Torino che ha sgominato gli affari della mafia nigeriana tra Ferrara e Torino, l’Amministrazione comunale di Ferrara, per tutelare l’ente e le risorse dei cittadini, ha ritenuto doveroso effettuare alcune verifiche in ordine alle figure che, come da notizie diffuse, sono ritenute coinvolte.

Da una prima analisi è emerso che quello che per gli investigatori è il capo dell’organizzazione criminale operante a Ferrara, Emmanuel Okenwa, detto Bugi  (o Boogye secondo gli investigatori) e operante come dj di musica afro-beat, avrebbe suonato nel contesto di eventi patrocinati da precedenti Amministrazioni e, in almeno un caso, finanziato con fondi pubblici.

“In particolare – spiega l’ufficio comunicazione del sindaco – Okenwa ha aperto l’evento High Foundation (come si evince da foto allegata e da una semplice ricerca web, ad esempio http://www.comunicati.net/comunicati/arte/varie/229979.html), nel giorno dell’inaugurazione, il 26 giugno 2012, evento che è stato poi destinatario di contributi pubblici, come quelli emersi – per 2mila euro – dalla delibera GC-2012-63 del 9 ottobre 2012. Okenwa inoltre posta sul proprio profilo Instagram una foto da lui stesso descritta come immagine di una sua performance musicale. Dallo scatto è visibile la locandina col logo del Comune di Ferrara. La foto è al vaglio, dalle prime verifiche il contesto è il ‘Nigerian party’ del 2012, evento organizzato in occasione dell’”anniversario della liberazione della Nigeria”, come illustrato nel programma della Festa della legalità e della responsabilità di quell’anno, patrocinata e presentata in Comune in una conferenza stampa con l’allora assessore alle politiche sociali Chiara Sapigni. Da qui si spiegherebbe la presenza del logo comunale”.

“Verificare se siano stati spesi, dalle passate amministrazioni, soldi pubblici che possono essere confluiti nelle tasche di chi è oggi ritenuto dagli inquirenti un capomafia era ed è doveroso – commenta il sindaco Alan Fabbri -. Stiamo procedendo con ulteriori approfondimenti. Quanto sta emergendo, dalle verifiche in corso, è allarmante e grave. Intendiamo andare fino in fondo, attivando tutte le azioni utili a tutelare il Comune e il denaro dei cittadini”.

Il vicesindaco e assessore alla legalità Nicola Lodi dice: “Quando ho appreso che dj Bugi avrebbe suonato al festival della legalità e della responsabilità sono trasalito. Pensare che a Ferrara sia stata coinvolta in eventi con patrocinio comunale una figura che si è poi rivelata capomafia è sconvolgente”.

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