Economia e Lavoro
16 Ottobre 2020
Protesta di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil per il mancato rinnovo e il continuo rinvio del tavolo di trattative

Lavoratori di pulizie-multiservizi scendono in piazza: “Aspettiamo da 7 anni il contratto”

di Redazione | 2 min

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di Andrea Profili

“Sette euro lordi per sette anni di attesa non possono bastare”, questo è lo slogan della protesta in piazza Municipale a Ferrara delle organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, per il mancato rinnovo del contratto nazionale di pulizie/multiservizi. Una situazione in fase di stallo da ormai sette anni, accentuata dall’emergenza sanitaria del Covid-19 che ha visto gli operatori lavorare in situazioni difficili, senza nessun riconoscimento economico o adeguamento, nonostante l’aumento dei fatturati delle aziende di pulizia e sanificazione.

Ad aprile 2020 era stato riattivato il confronto tra le parti, che aveva portato alla sottoscrizione di un avviso comune tra le associazioni datoriali e organizzazioni sindacali per richiedere a Governo e istituzioni regole certe e sostegno per il settore, con il rinnovo del contratto come primo passo.

Queste, e i continui rinvii dei tavoli di trattativa per il rinnovo del contratto, sono state le cause scatenanti della protesta, che proseguirà con un presidio a livello nazionale il 21 ottobre a Roma.

“Gli operatori delle imprese di pulizia – spiega il segretario Filcams Cgil Ferrara, Giorgio Lombardi – hanno contribuito a mantenere aperti ospedali, scuole e anche le caserme, come ad esempio la base aerea di Poggio Renatico. Ora ci sembra il momento giusto per riconoscere l’impegno di queste persone. Da inizio anno si è aperto uno spiraglio per il rinnovo del contratto, ma da giugno a ottobre i tavoli di trattativa sono sempre saltati all’ultimo momento, probabilmente per mancanza di una posizione politica lineare della controparte. Le condizioni per un accordo ci sono, resta da negoziare la quota economica, e ovviamente la volontà di rinnovare il contratto”.

Proprio nella base di Poggio Renatico, le testimonianze delle delegate sindacali Erica Zuccatelli e Letizia Vareschi hanno dipinto una situazione lavorativa difficile, con inizialmente carenza di mezzi di protezione individuale, scarsa informazione riguardo casi sospetti di Covid in caserma, cambi di appalti e tariffe applicate non corrette.

“Ci tengo a sottolineare – aggiunge Andrea Martelli Fisascat Cisl Ferrara – che il problema non è solo il mancato riconoscimento economico durante il periodo Covid, ma scendiamo in piazza per denunciare enormi problemi che ormai durano da sette anni. Gli appalti al ribasso, specialmente per le gare pubbliche, continuano ad essere un grande problema. Chiediamo una maggiore attenzione in fase di assegnazione degli appalti pubblici.”

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