Cassa integrazione. A Ferrara in aumento del 24%
Continua a crescere la cassa integrazione in Emilia Romagna (+31% rispetto al 2024, +113% rispetto al 2023) con il primo trimestre del 2025 che ha fatto segnare il picco di 19 milioni di ore
Continua a crescere la cassa integrazione in Emilia Romagna (+31% rispetto al 2024, +113% rispetto al 2023) con il primo trimestre del 2025 che ha fatto segnare il picco di 19 milioni di ore
I dati a fine 2024 appena pubblicati dalla Banca d’Italia e ripresi dall’Ufficio Studi Fisac Cgil fotografano una situazione preoccupante per il sistema del credito nella provincia di Ferrara
Per capire come prevenire la contaminazione da Pfas, i gruppi territoriale e consiliare del Movimento 5 stelle hanno organizzato un incontro dal titolo “Acque contaminate: contro l’inquinamento da pfas per un ambiente sostenibile”, che si terrà venerdì 9 maggio nella sala refettorio di via Boccaleone 19
Gli studenti della Consulta Provinciale Studentesca di Ferrara si sono riuniti presso gli uffici del Provveditorato agli Studi e hanno incontrato i rappresentanti della Scuola di Sviluppo Territoriale di Ferrara
Parte mercoledì 7 maggio da Porporana "Ancora...con le Frazioni!", il progetto che prevede una serie di appuntamenti organizzati dal Comune di Ferrara e aperti a tutta la cittadinanza
Il gruppo Gedi ha annunciato di aver raggiunto l’accordo per il passaggio alla Sae srl di Alberto Leonardis di quattro quotidiani fra i quali figura anche la Nuova Ferrara, oltre alle Gazzette di Modena e di Reggio e al Tirreno di Livorno.
L’annuncio arriva dopo alcuni giorni di sciopero dei giornalisti del gruppo, preoccupati per il futuro delle testate e di chi vi lavora ogni giorno, contrariati dalle modalità con cui è stata avviata l’operazione senza avere informato i cdr dei quotidiani. Anche l’annuncio diffuso dall’editore Gedi relativo alla firma del preliminare di vendita delle quattro testate ha portatop a un altro giorno di sciopero dei giornalisti del quotidiano ferrarese.
Preoccupazione per il futuro delle testate giornalistiche in questione è anche manifestata dalle Associazioni regionali di Stampa di Emilia Romagna e Toscano, oltre che dalla Fnsi, che hanno annunciato che saranno al fianco dei colleghi nelle procedure di consultazione previste dalla legge e dal contratto che si apriranno nelle prossime settimane, con l’intento di “chiedere chiarezza al nuovo editore”. “Servono impegni precisi – aggiungono – sul piano industriale, sui progetti di sviluppo, sulla salvaguardia dei livelli occupazionali e sul rispetto dell’autonomia delle redazioni a garanzia della qualità dell’informazione. Sarebbe grave e inaccettabile se questa operazione servisse a cambiare radicalmente l’identità delle singole testate, snaturandone il rapporto con le comunità dì riferimento”.
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