“Passare dalla demolizione all’inaugurazione è un attimo per la giunta Fabbri”. Dopo piazza Ariostea, il parco Acquatico, Schifanoia e altri lavori pubblici, questa volta il sindaco di Ferrara si prende i meriti per l’ex Palaspecchi.
A sottolinearlo, non senza polemica, è il gruppo consiliare del Partito democratico, visibilmente infastidito dal fatto che lìesponente del Carroccio “continua a mettere il cappello sopra a cantieri, progetti e risultati ottenuti dalle precedenti amministrazioni, facendo propri meriti che invece sono di altri”, ma “addirittura senza colpo ferire inaugura progetti proprio da loro apertamente osteggiati e contro i quali buona parte della propaganda leghista si era scatenata negli anni scorsi”.
È il caso dell’intervento alle Corti di Medoro, là dove una volta sorgeva il PalaSpecchi, del quale domani venerdì 9, alla presenza del sindaco, sarà inaugurato il parco pubblico.
Questo dopo che “due anni fa è partito lo studentato e dopo che dalla scorsa primavera hanno cominciato a riempirsi di nuovi residenti e di nuove attività i condomini destinati all’edilizia sociale e i negozi. Tutti interventi realizzati senza che sia uscito un euro dalle casse comunali, ma finanziati con il fondo immobiliare e da Cassa Depositi e Prestiti”.
Il Pd ricorda allora le dirette di Naomo Lodi “che di quegli immobili chiedeva la demolizione (quella sì a spese del Comune); tutti ricordano i sit-in dell’attuale vicesindaco per bloccare il progetto di recupero urbanistico; tutti ricordano le parole dell’attuale sindaco Alan Fabbri quando definiva il progetto di recupero “un enorme spreco di denaro”, destinato a fallire miseramente”.
E invece “oggi abbiamo un quartiere che può dirsi finalmente risanato. Ciò solo grazie alla lungimiranza, alla testardaggine e al lavoro di chi, nonostante la propaganda ostile, in quel progetto di recupero ha creduto e si è impegnato a realizzarlo”.
Adesso però il Pd chiede alla giunta Fabbri che “questi interventi siano portati a termine, con lo stesso impegno con cui inaugurano progetti altrui: è infatti sospeso da mesi il cantiere del nuovo comando della polizia locale, che non abbiamo ancora capito quando e come riprenderà, quando finirà e quanto costerà in più rispetto al primo progetto, che prevedeva di realizzare non solo il nuovo comando, ma anche la nuova biblioteca di quartiere (intervento anche in questo caso totalmente a spese del fondo immobiliare, senza che fosse previsto, alla faccia dello spreco di denaro, alcun finanziamento da parte del Comune)”.
Intanto “una nuova biblioteca che nella zona sud continua a essere solo promessa da questa giunta”.
E rimangono ancora, sia sulla via Beethoven che sulla via Tassoni, “gli ultimi scheletri dell’ex PalaSpecchi. Senza che, da 17 mesi a questa parte, si sappiano le intenzioni della Giunta Fabbri per risanare questi immobili. Ma si sa che fare propaganda è più facile che amministrare una città”.
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