Cento
7 Ottobre 2020
La minore autrice di un furto al Bennet di Cento, affidata al genitore

Padre viene a prendere da Pavia la figlia scoperta a rubare

di Redazione | 2 min

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Donne e lavoro. La giornalista Rita Querzé a Cento

Venerdì 16 maggio alle ore 19.30 presso la Sala Zarri del Palazzo del Governatore, Rita Querzè, scrittrice e giornalista nella redazione economica del Corriere della Sera, presenta il suo libro "Donne e lavoro. Rivoluzione in sei mosse" (Post Editori, 2023) e al termine sarà possibile acquistarlo

Cento. Giornata intensa per i carabinieri della stazione di Cento e del Nucleo Radiomobile, intervenuti rispettivamente presso “Scarpe&Scarpe” e il “Bennet” di via Loves, dove erano state fermate due donne, autrici di furti di merce dagli scaffali.

Nel primo caso i militari hanno identificato una quarantenne di nazionalità vietnamita, D.T.M. Le sue iniziali, residente in provincia di Bologna, la quale aveva cercato di sottrarre un paio di scarpe, dopo aver rimosso il sistema antitaccheggio.

La donna, dopo un giro tra gli scaffali ed aver provato alcune paia di scarpe, è uscita dal negozio con le calzature sottratte nascoste nella borsa. La scena però è stata notata dalle dipendenti del negozio che l’hanno fermata una volta superate le casse e hanno chiamato i carabinieri.

Al Bennet invece la protagonista in negativo è stata una minorenne di nazionalità romena, residente in provincia di Pavia, sorpresa a rubare dagli stand espositivi capi di abbigliamento per un valore di 280 euro.

Gli addetti alla vigilanza del centro commerciale l’avevano tenuta d’occhio, durante il suo girovagare tra le corsie, e l’avevano vista nascondere della merce. All’uscita la ragazzina ha trovato ad attenderla la pattuglia del Nucleo Radiomobile e gli addetti alla vigilanza, ai quali ha consegnato quanto sottratto. I carabinieri hanno perquisito comunque la sua borsa e vi hanno trovato alcuni prodotti per l’igiene personale per un valore di 50 euro, sottratti in precedenza al negozio “Tigotà”, senza che i dipendenti se ne accorgessero.

La minorenne veniva denunciata in stato di libertà all’autorità giudiziaria minorile e affidata al padre. giunto appositamente dal pavese per riprendere la figlia.

La merce recuperata dai Carabinieri veniva restituita ai legittimi proprietari.

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