Cronaca
3 Ottobre 2020
Ispettore di Polizia Penitenziaria finisce in ospedale per la frattura di una gamba

Detenuto cerca di impiccarsi, salvato dagli agenti

di Redazione | 2 min

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Un ispettore di Polizia penitenziaria ha salvato la vita a un detenuto nel carcere di Ferrara, finendo lui stesso in ospedale per la frattura di una gamba.

Durante il giro di notte, insieme ad altri agenti in servizio, entrando nella cella, lo ha trovato con la corda attorno al collo e i piedi che non toccavano terra.

Gli agenti lo hanno subito soccorso e, mentre il personale di Polizia Penitenziaria provava a liberare il detenuto dal cappio, il tentato suicida è caduto a terra, finendo di peso addosso all’ispettore.

Trasportato d’urgenza in ospedale, al militare è stata riscontrata la frattura di tibia e perone. Non trapelano al momento, fa sapere il sindacato Sinappe, ulteriori notizie sulle condizioni di salute del Poliziotto Penitenziario.

“Dalle prime notizie giunte dal penitenziario estense – afferma la segretaria regionale del Sinappe -, si apprende, inoltre, che il detenuto in questione sarebbe giunto a Ferrara da pochi giorni ma, fin da subito, avrebbe manifestato la propria insofferenza per tale trasferimento, dimostrata con continui insulti e minacce nei confronti del personale di Polizia Penitenziaria”.

Per il sindacato si tratta “dell’ennesimo grave evento critico verificatosi negli istituti di pena regionali (circa una decina negli ultimi 30 giorni), che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi, se il personale di Polizia Penitenziaria non fosse intervenuto con la consueta prontezza ed il coraggio che da sempre caratterizza l’operato di donne e uomini del Corpo”.

“Ormai non abbiamo più parole – commenta il sindacato – per definire il peggioramento delle condizioni lavorative nelle carceri regionali e per stigmatizzare l’assenza di un piano d’intervento da parte dell’amministrazione penitenziaria tutta e della politica nazionale, che serva ad arginare il crollo delle condizioni di sicurezza nel fronte detentivo, in cui ogni giorno troppi soldati finiscono in ospedale, feriti nel corpo e nell’orgoglio”.

“Ricordiamo che ogni anno la Polizia penitenziaria salva la vita a circa 1300 detenuti che tentano di suicidarsi – affermano Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e Francesco Campobasso, segretario nazionale – . Nel primo semestre 2020 i tentativi di suicidio a livello nazionale sono stati circa 750. In Emilia Romagna ci sono stati 76 gesti di autolesionismo da parte dei detenuti, 16 tentativi di suicidio e 100 aggressioni (agli agenti o tra di loro). In tutto questo, invece di pensare ad interventi urgenti il Ministro, attraverso il suo ufficio stampa, si preoccupa di vietare alle organizzazioni sindacali e ai giornalisti di entrare in carcere per tenere una conferenza stampa, come è avvenuto a Reggio Emilia giovedì scorso, 1 ottobre”.

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