Un fiore all’occhiello come le Mura estensi è teatro di spaccio e zona franca per tossicodipendenti che lasciano siringhe usate, fazzoletti insanguinati e bottiglie vuote dove i ferraresi vanno a correre o passeggiare. Una segnalazione, quella condivisa sui social dalla ‘sardina’ Diego Marescotti, finita all’attenzione del vicesindaco Nicola Lodi. Ma non per un intervento risolutivo, come si potrebbe pensare.
“Si può constatare che il problema dell’uso e dello spaccio di droga in zona Gad (in questo caso sulle Mura, Torrione del Barco) non è stato minimamente risolto. Circa un anno fa feci un post che diventò oggetto di interpellanza comunale. A distanza di 12 mesi nulla è cambiato” scrive Marescotti su Facebook, secondo cui “un’amministrazione che millanta di avere a cuore il turismo della città e la lotta alla droga è vergognoso che accetti una situazione del genere“.
Il post si chiude con l’auspicio che il Comune “intervenga al più presto per bonificare questi luoghi, magari attingendo denaro proprio da: 700000 euro di recinti inutili, 450000 euro donati alla Fondazione Vittorio Sgarbi, 60000 euro per un portavoce del vicesindaco; il loro aumento di stipendio; le centinaia di migliaia di euro per i vestiti dei vigili urbani; 700000 euro per le pistole ai vigili urbani”.
E sono proprio queste cifre a mandare su tutte le furie Naomo che replica sempre via social, con tanto di foto data in pasto ai suoi seguaci: “Al personaggio circense di oggi dedico qualche like ed un paio di minuti di visibilità visto che ne ha bisogno! Il buon compagno/sardina nella sua interessante esposizione di numeri sfodera un vero e proprio talento da gestore di tombola! I numeri li spara a nastro: sarà il caldo? Sarà il beveraggio? Saranno i fumi? Nulla di tutto ciò… è proprio così, un fenomeno da circo. Fa tenerezza… Bere meno e bere meglio“.
Al di là dei risvolti legali – Marescotti annuncia “querele dopo la becera e vergognosa gogna mediatica da parte del vicesindaco” -, la questione non è passata inosservata alla consigliera comunale del gruppo misto Anna Ferraresi che ha scritto una “lettera di doglianze“ al sindaco Alan Fabbri e al prefetto Michele Campanaro.
“Ancora una volta mi ritrovo a scriverLe per stigmatizzare alcuni atteggiamenti inaccettabili tenuti dal Vicesindaco pluridelegato Nicola Lodi detto Naomo che ha preso di mira un ragazzo, reo di aver pubblicato foto che mostrano la realtà dei fatti. Ciò è bastato a dare il pretesto al vicesindaco Nicola Lodi sulla sua pagina facebook, che utilizza anche come canale istituzionale, per dare sfogo ad attacchi personali ingiustificabili nella forma e nei contenuti”.
“Risulta difficile comprendere come a fronte di comportamenti per nulla consoni a chi riveste un incarico istituzionale, Lei, come pure gli assessori, non proviate un senso di vera indignazione, e non cerchiate di arginare il “fenomeno” Naomo – scrive Ferraresi a Fabbri -. Sono note oramai le sue uscite sui social che di istituzionale hanno ben poco, a parte la fascia da Sindaco che ostenta in foto, forse a ribadire a tutti, forse anche a Lei, chi è colui che ha in mano il potere“.
“Un potere che Lei stesso gli ha concesso con tutte le deleghe possibili, tra cui non ultima la presidenza della Commissione di Vigilanza del Pubblico Spettacolo, sapendo bene come si è comportato in occasione del concerto itinerante del 4 maggio, organizzato e celebrato in spregio alle normative anti-contagio, e senza le autorizzazioni necessarie, tra cui il fondamentale piano di sicurezza (in piena emergenza Covid-19)” ricorda la consigliera di opposizione, prima dell’ultima sfilza di domande al sindaco.
“Le sembra corretto e accettabile che a fronte di critiche legittime da parte di un privato cittadino all’operato dell’amministrazione, giuste o sbagliate che siano, il vicesindaco, come un bullo qualunque, si possa permettere di offenderlo, denigrarlo pubblicamente sulla sua pagina social, usata peraltro come mezzo di propaganda istituzionale? Non ritiene che i cittadini abbiano diritto ad una chiara e netta presa di posizione da parte Sua, di fronte alle reiterate gogne mediatiche a cui sono sottoposti i presunti ‘avversari politici e non’ da parte del vicesindaco? Non pensa sia opportuno che i rappresentanti delle istituzioni debbano mantenere un comportamento civile e degno dell’incarico ricoperto? Avrò risposta all’ennesimo tentativo di chiedere un suo intervento, o dovrò aspettarmi qualche post denigratorio (l’ennesimo) rivolto alla mia persona e alla mia attività di consigliera da parte del vicesindaco? Interverrà questa volta per chiedere a Nicola Lodi nelle sue plurime vesti istituzionali, di porgere le dovute scuse o ritiene corretto questo modo di comportarsi?”.
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