Vivono in auto con la figlia di due anni. Li soccorrono i Carabinieri
Vivevano da non si sa quanto tempo in pochi metri quadri. Padre, madre incinta, figlia di due anni, con cane e gatto, dormivano tutti nell'auto. Ferma in un parcheggio pubblico
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“Una sfida quotidiana”. In un mondo del lavoro dove le donne sono spessissimo meno pagate degli uomini e a volte anche costrette a licenziarsi per badare ai figli, Gloria racconta la sua storia di postina e madre di tre gemelli
In risposta alle critiche sollevate dalla Fp Cgil di Ferrara in merito alla gestione del piano ferie estive, alla contrattazione aziendale e alle politiche del personale, le Aziende Sanitarie ferraresi hanno diffuso una nota per fare chiarezza e ribadire la loro apertura al confronto
Si chiude un pezzo di storia con l’addio al BiBlù, l’autobus simbolo del progetto BibliotecaBlù che per anni ha allietato le giornate dei bambini ricoverati nella pediatria, quando era situata nel blocco 15 dell'ex Sant'Anna
“Serve una nuova stagione dei diritti – ha esordito la senatrice – che devono tornare a essere di tutti, universali, altrimenti si trasformano in privilegi. In quest’ottica i referendum sono uno strumento essenziale per valorizzare il meccanismo centrale della partecipazione”
Il questore Capocasa ha disposto la chiusura e sospensione della licenza per 10 giorni alla pizzeria kebab bar e tavola calda Mesopotamia di via San Romano, per motivi di ordine pubblico e sicurezza, anche per impedire attraverso la temporanea chiusura del locale il protrarsi di una situazione di pericolosità sociale.
Il provvedimento, notificato al titolare dell’esercizio commerciale dal personale della Divisione Polizia Amministrativa e Sicurezza, è conseguenza dell’attività investigativa svolta dagli agenti che, nel corso degli ultimi mesi, hanno verificato che il Mesopotamia veniva utilizzato – si legge nella nota della Questura – “come abituale di ritrovo e di aggregazione di persone pregiudicate, pericolose, e pusher di strada”. E’ per questi motivi che il questore si è avvalso dell’articolo 100 del Tulps (Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza) per sospenderne l’attività.
Si tratta del 23esimo esercizio pubblico che il questore Capocasa, dall’inizio dell’anno, fa chiudere per gli stessi motivi, di cui 7 dislocati in provincia (5 ai Lidi e 2 a Cento).
L’articolo 100 del Tulps stabilisce che il questore può sospendere la licenza di un esercizio nel quale siano avvenuti tumulti o gravi disordini, o che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituisca un pericolo per l’ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini. Qualora si ripetano i fatti che hanno determinato la sospensione, la licenza può essere revocata.
Si tratta di un potere discrezionale oggettivo che valuta non solo la pericolosità effettivamente riscontrata, bensì anche elementi solo potenzialmente idonei a far concludere la pericolosità per la collettività, per l’ordine pubblico e il buon costume assumendo, quindi, una funzione preventiva finalizzata a evitare situazioni di pericolo. Pertanto, non è necessario che i disordini si siano effettivamente verificati, basta una situazione di pericolo potenziale e oggettivo per legittimare l’adozione di simili provvedimenti, che devono essere sempre suffragati da una specifica attività di polizia giudiziaria
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