Eventi e cultura
10 Agosto 2020
Il giornalista e scrittore di sport ha scritto un libro su Aldro e sulla sua immagine divenuta un simbolo

Daniele Vecchi racconta “Federico ovunque”

di Redazione | 1 min

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È la storia del volto di Federico Aldrovandi e del suo essere presente negli stadi di mezzo mondo, a partire dal Paolo Mazza di Ferrara, quella raccontata dal giornalista e scrittore di sport Daniele Vecchi nel libro “Federico ovunque”, edito per i tipi di Red Star Press (etichetta Hellnation Libri) e in vendita da fine luglio.

Vecchi racconta di come “Aldro”, ucciso da quattro poliziotti a 18 anni il 25 settembre del 2005 durante un controllo in via Ippodromo, sia diventato un vessillo, come si legge nella quarta di copertina, “capace di sfidare il cielo insieme ai divieti con cui la polizia tenta di rimuovere le bandiere che ricordano l’atroce delitto. Federico ovunque nasce per raccontare questo ennesimo scandalo ma anche per festeggiare la determinazione con cui una parte importante del movimento ultras ha sfidato la legge in nome della verità e della giustizia per Aldro e tutte le vittime degli abusi in divisa”.

La prefazione del libro è firmata dal padre di Federico, Lino Aldrovandi.

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