Caso Cidas. Lodi ricorre in Appello
Sette motivi per cui la sentenza di primo grado che ha condannato Nicola Naomo Lodi per induzione indebita va riformata o annullata
Sette motivi per cui la sentenza di primo grado che ha condannato Nicola Naomo Lodi per induzione indebita va riformata o annullata
Tra maggio 2022 e aprile 2023 avevano seminato il panico tra Argenta, Comacchio e le province di Ravenna e Bologna, mettendo a segno tredici furti di mezzi agricoli. La loro attività criminale però non ha avuto vita lunga e - dopo mesi di indagini - i carabinieri li hanno rintracciati e arrestati
"Comacchio non è una medaglia da appuntarsi al petto. Non è un premio, non è un bottino. È una città vera, fatta di persone che lavorano, che tengono insieme ogni giorno questo territorio. E meritano rispetto". Michele Farinelli, segretario del Partito Democratico, manda un messaggio chiaro: "Basta con i teatrini della destra, è ora di rimettere al centro le persone"
Un assistente virtuale, dal nome “Elisa”, e poi i siti culturali più importanti della città, la natura e le spiagge. Sono i contenuti della nuova App Enjoy Comacchio
L’attuale vicepresidente della Camera di Commercio di Ferrara e Ravenna è benvoluto sia dalla parte politica (Comune di Ferrara in primis, che detiene il 48% della società) che da quella imprenditoriale
Un affare immobiliare fallito sarebbe all’origine della tentata estorsione che vede a processo tre imprenditori del mondo del turismo nella riviera comacchiese. Marco Tarantino (accusato anche di lesioni personali), Riccardo Inglese e Salvatore Lionetti dovranno ripresentarsi il 7 ottobre davanti al collegio presieduto da Vartan Giacomelli con a latere i giudici Alessandra Martinelli e Andrea Migliorelli.
I tre, secondo il pm Fabrizio Valloni, avrebbero usato violenza e minaccia contro un agente immobiliare comacchiese per farsi restituire un presunto debito legato al fallimento della vendita di un locale al Lido di Spina.
Danni ‘risarciti’ con la consegna di circa 10mila euro e alcuni oggetti di valore (un orologio Rolex, un bracciale di platino e un pc) durante un’irruzione nell’aprile del 2015 nell’agenzia immobiliare dove il titolare, costituitisi parte civile, sarebbe stato minacciato di morte e colpito con schiaffi e pugni al volto e con un calcio alla coscia. Il tutto davanti alle figlie della vittima, finito all’ospedale con una prognosi di 10 giorni.
Per quel fatto è imputato Tarantino, che secondo la procura avrebbe minacciato l’agente immobiliare in più occasioni, sia di persona che sul profilo social, con diversi post e messaggi da maggio 2014 a ottobre 2015. Una vicenda che dovrà essere chiarita alla prossima udienza, che vede alla sbarra Marco Tarantino, difeso dall’avvocato Giacomo Forlani, Riccardo Inglese, assistito dal legale Stefano Scafidi e Salvatore Lionetti, difeso dall’avvocato Luca Andrea Brezigar.
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