Spal
16 Luglio 2020
L'allenatore condivide anche alcune parole del presidente Mattioli: "c'è necessità di un gioco e di un'anima"

Di Biagio vede la Spal nel suo futuro: “Voglio far parte della ricostruzione”

di Redazione | 3 min

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Dalla doppietta di Juan Ignacio Molina alla cordata dell’imprenditore Juan Martin Molinari. La nuova Spal, o meglio dire – per ora – l’Ars et Labor Ferrara riparte dall’Argentina, terra che richiama inevitabilmente Oscar Massei, e dalla bandiera Mirco Antenucci. La notizia della scelta operata dal sindaco Fabbri e dall’assessore Carità ha però diviso i tifosi sui social

Un tango per la nuova Spal. C’è l’argentino Juan Martin Molinari

La Ferrara del calcio volta pagina e riparte con un progetto ambizioso e dal respiro internazionale. La nuova Spal, che si chiamerà Ars et Labor Ferrara e parteciperà al campionato di Eccellenza, sarà guidata da una cordata argentina di investitori, capeggiata dall'imprenditore Juan Martin Molinari

di Andrea Mainardi

Giovedì nuova è il turno di una big al ‘Mazza’. Arriva l’Inter di Antonio Conte e chissà che questo non possa dare un minimo stimolo all’encefalogramma attualmente piatto dei biancoazzurri. Dal punto di vista degli infortunati nulla cambia: Berisha, Valoti e Fares restano ai box e Di Biagio dovrà ancora una volta ruotare i propri uomini sperando almeno di non fare peggio rispetto alle ultime uscite.
L’allenatore spallino è sempre più in bilico in ottica della prossima stagione ma fino all’ultimo vuol dare tutto per cercare almeno di rianimare questa Spal: “Potremmo riprendere le ultime interviste e saremmo ripetitivi. Stiamo sempre cercando quel qualcosa in più che non sto vedendo. E’ lecito e doveroso vedere una reazione che anche domenica sotto tutti i profili non è avvenuta, si puo’ perdere ma dando qualcosa in più. La squadra non è rassegnata, in allenamento non ho questa percezione anche se è lecito parlarne dato la situazione difficile. Hanno influito i due risultati con Cagliari e Milan cambiando l’inerzia della mia gestione. La quale ribadisco bisogna dividere in prima e seconda fase”.

Walter Mattioli recentemente ha espresso il proprio disappunto per quanto sta vedendo in campo: “Penso che un presidente debba e possa esternare dissenso quando non arrivano risultati. Condivido la necessità di un gioco e di un’anima per lottare fino alla fine. Credo che abbia fotografato bene la situazione e sono d’accordo sul fatto che numericamente non siamo pronti per giocare ogni tre giorni. Dispiace perchè le mie squadre hanno sempre giocato un ottimo calcio, nelle prime settimane è successo anche qui e credevo si potesse fare un’impresa. Aldilà di tutto ci sono tutti i mezzi per ricostruire ed il direttore mi ha spiegato le esternazione di ieri. Sono arrivato che eravamo penultimi e dobbiamo cercare di non arrivare ultimi per la dignità. Il mio futuro è l’ultimo dei problemi, il mio dovere è restare professionale fino all’ultimo”.

Di Biagio non ha pero’ mai pensato alle dimissioni: “Sono abituato a prendere tutta la pillola che le cose vadano bene o male. L’addio non è un mio pensiero ed il mio sì sul restare è comunque incondizionato. Le responsabilità partono da luglio scorso ma cercare giustificazioni o fare liste è antipatico. I giocatori sono impauriti e non capiamo perchè. Vengono a mancare delle certezze che prima avevamo, dispiace perchè ho sempre dimostrato di poter far esprimere un buon calcio”.

E ancora su questo difficile momento: “Il fatto di avere uno stimolo in più solo con le grandi è un qualcosa che va migliorato. Bisogna andare in campo più spregiudicati e vi posso assicurare che i ragazzi sono i primi ad essere delusi. Per rispetto dei tifosi e della dirigenza non possiamo chiudere in questa maiera. Confermo che non mi spiego come questa squadra sia ultima in classifica, dobbiamo adattarci al periodo e finire con dignità. Non abbiamo ulteriori obiettivi in questo momento”.

Gli infortunati difficilmente li si rivedrà presto: “Fares e Valoti stanno male, forse Valoti sarà a Brescia ma Fares non lo so. Andranno valutati volta per volta ed il mercato non c’entra. Sono stanco di parlare, è sul campo che dobbiamo dimostrare. Siamo impauriti e mi dispiace perchè ho percepito un grande rapporto con la piazza e la dirigenza. Mi dispiacerebbe non proseguire questa esperienza, voglio far parte della ricostruzione della Spal. Di Francesco sta meglio e per me è un titolare ma devo ancora vederlo”.

Probabile formazione Spal (4-4-2): Letica; Cionek, Vicari, Felipe, Sala; D’Alessandro, Valdifiori, Murgia, Strefezza; Castro, Petagna.

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