“Il Consiglio Comunale ha appena stabilito che non bisogna approvare una legge che punisca la violenza contro le persone gay, lesbiche, bisessuali e trans. e neanche deve essere punito chi fomenta e incita questa violenza”. È la sintesi della discussione sull’odg presentato dal Pd che Flavio Romani, ex presidente nazionale di Arcigay e ora membro del consiglio nazionale, affida a Facebook.
E ai gay, alle lesbiche, alle persone transessuali e ai bisessuali Romani vuol far sapere una cosa: “questa maggioranza e questa giunta se ne fregano se sono discriminati o fatti bersaglio di violenza e non servono a niente tutti i miseri distinguo pieni di ipocrisia fatti dai consiglieri di maggioranza e dall’assessora Kusiak”.
Inutile ormai per l’attivista Lgbt “spiegare per la miliardesima volta che questa legge non toccherà minimamente la libertà di opinione e di pensiero” e allora si rivolge ai “cari consiglieri di destra”: “non preoccupatevi, quando questa legge sarà approvata potrete tranquillamente continuare ad esprimere le vostre idee offensive e fuori da ogni verità, potrete continuare a essere tranquillamente insultanti verso la dignità delle persone gay, lesbiche, bisessuali e trans”.
“O forse – si chiede – siete preoccupati di incappare in punizioni più severe in caso di violenza e istigazione alla violenza? è questo che vi preoccupa?”.
Romani passa poi alla discussione ascoltata in streaming, dove “abbiamo assistito in Consiglio Comunale alla sfilata dei pensieri più biechi e intrisi di ignoranza che si possano immaginare, con delle punte di marcio assoluto dei consiglieri Mosso e Soffritti, quello che voleva le liste di proscrizione delle famiglie Lgbt ferraresi”.
Ma almeno, “in questa orrida compagnia che è la destra al governo di Ferrara, oggi si è salvata la consigliera Peruffo, che con grande coerenza ha tenuto a ribadire il suo parere favorevole alla legge”.
La speranza ora, visti i precedenti, è che “a Peruffo sia risparmiata la rappresaglia dei bulletti istituzionali che fanno da pigiabottoni in supporto alla giunta: sarebbe proprio un brutto spettacolo, ma me lo aspetto”.
L’invettiva abbandona i toni aspri e si concede “un grande grazie a Ilaria Baraldi per il documento a favore della legge, spiegato e rispiegato con estrema accuratezza e capacità argomentativa”. Accuratezza e capacità argomentativa inutili però, “dato che la maggioranza ha continuato a ripetere le sue menzogne;
però questa cosa resterà agli atti e non sarà fatica buttata grazie a te e a tutte le consigliere e consiglieri che hanno preso parola e votato a favore della legge Zan, perché avete dimostrato, come se ce ne fosse ancora bisogno, che Ferrara è in mano a gente ottusa e pericolosa”.
“Questa maggioranza detiene temporaneamente il potere – conclude Romani -, ma per fortuna non rappresenta la maggioranza delle cittadine e cittadini di Ferrara, e oggi è stata lampante la scollatura fra i discorsi bugiardi e ipocriti pronunciati da Lega&co e la cittadinanza ferrarese. Nonostante i leghisti e i postfascisti continuino ad arroccarsi nei loro recinti carichi di odio e di ignoranza becera, Ferrara continua a essere una città accogliente e inclusiva, a dimostrazione che sono loro e solo loro, boriosi delle poltrone e poltroncine conquistate, a essere isolati e lontani da quello che questa meravigliosa città vuole essere”.
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