Cronaca
5 Luglio 2020
Dal 2015 un 50enne con problemi psichiatrici ha occupato l'immobile. Il cugino: "Gli enti si scaricano le responsabilità a vicenda invece di prevenire i problemi"

Da cinque anni fuori casa: l’appello di una famiglia contro l’indifferenza delle istituzioni

di Ruggero Veronese | 3 min

Leggi anche

“Aymane, morto da eroe”. La Procura valuta l’autopsia

"È morto da eroe". Non usa mezzi termini Monica Ferraccioli, sindaco di Castelnovo Bariano, in provincia di Rovigo, per commentare la tragedia in cui ha perso la vita il proprio concittadino 16enne Aymane Ed Dafali, morto sabato (14 giugno) sera al Lido degli Estensi, nel tentativo di salvare una coppia di villeggianti

Sequestrati quasi dieci grammi di droga in Gad

Durante il pomeriggio di venerdì 13 giugno è stato messo in campo un intervento straordinario congiunto fra tutte le Forze di Polizia, con particolare riferimento alle zone di via Kennedy, via Arianuova, via del Lavoro e viale Belvedere, finalizzato a contrastare ogni forma d’illegalità legata non solo allo spaccio di sostanze stupefacenti, ma anche al contrasto ai reati predatori, al rispetto delle norme sull’immigrazione, sul decoro, sulla sicurezza urbana

Carabiniere ucciso a Francavilla. Un omaggio floreale ai colleghi di Ferrara

Nei giorni in cui la cronaca ha fatto purtroppo conoscere all’opinione pubblica la tragedia che ha colpito il 59enne brigadiere capo Carlo Legrottaglie, ucciso giovedì, a pochi giorni dalla pensione, a Francavilla Fontana, durante un conflitto a fuoco mentre inseguiva a piedi due uomini che avevano abbandonato un'auto rubata, non sono mancate le attestazioni di cordoglio all’Arma anche da parte della popolazione ferrarese

Cercano di fuggire ai controlli, entrambi smascherati dagli agenti

Due episodi differenti ma con evidenti similitudini sono finiti entrambi con una denuncia da parte della Polizia Locale di Ferrara. In tutti e due i casi, i protagonisti hanno tentato di sottrarsi all'identificazione durante controlli di routine, ma l'esperienza degli agenti ha permesso di smascherare i tentativi di elusione e di procedere secondo quanto previsto dalla normativa vigente

Stradino travolto e ucciso in Super. Tutti assolti

Sono stati tutti assolti - perché il fatto non sussiste - i tre imputati finiti a processo con l'accusa di cooperazione in omicidio colposo per la tragica fine di Augustine Aigbovo, lo stradino 43enne originario del Gambia, travolto e schiacciato tra due veicoli mentre stava lavorando lungo la Superstrada Ferrara-Mare

L’indifferenza delle istituzioni può essere l’anticamera di drammi e tragedie private: un rischio quantomai reale e provato da innumerevoli casi di cronaca in tutto il paese, e che si è fatto ancora più concreto durante i mesi di quarantena dovuti al Covid-19, che hanno aggravato numerose situazioni familiari di aperto conflitto. Ed è per questo che una famiglia ferrarese si è rivolta a tutta la stampa locale, lanciando un appello alle istituzioni perché intervengano per risolvere una situazione che si protrae da diversi anni in una tensione crescente e sempre più preoccupante.

La vicenda riguarda l’occupazione da parte di un 50enne ferrarese con diversi problemi mentali dell’immobile di famiglia, dove fino a cinque anni fa viveva assieme alla nonna nell’appartamento al pian terreno, mentre il cugino e la zia risiedevano al piano superiore.

La situazione cambia nel 2015 col ricovero a Cona della nonna, oggi 92enne, che trascorre un periodo all’ospedale e alla quale, una volta terminata la degenza, viene impedito di tornare a casa. Il nipote infatti, già seguito dai servizi sociali e psichiatrici per problemi mentali e comportamentali (tra cui un disturbo antisociale e autolesionista) ha di fatto occupato la casa, dando il via a una serie di liti anche violente che costringeranno sia l’anziana che i parenti al piano superiore a trovare ospitalità in un appartamento da 60 metri quadrati di un conoscente in un’altra frazione, dove vivono da ormai cinque anni.

A raccontare i fatti alla stampa è il cugino del 50enne, Nicola Zagatti (già noto per diverse battaglie sindacali legate soprattutto alla sanità locale e all’ospedale del Delta), affiancato della consigliera comunale Anna Ferraresi del gruppo misto che chiede alle istituzioni ferraresi di “smetterla di fa finta di niente di fronte a una situazione della quale sono al corrente da anni e sulla quale non si è mai intervenuto”.

Un appello – oltre che una critica esplicita – rivolto non solo al Comune, ma anche a istituzioni come questura, tribunale e Ausl, ognuna delle quali secondo Zagatti e Ferraresi avrebbe potuto e dovuto contribuire maggiormente al trovare una soluzione: “Ci siamo trovati un po’ di fronte a uno ‘scaricabarile’ – spiega Zagatti -: ogni ente dice che non è una questione di sua competenza e rimanda tutto agli altri, e così in cinque anni non si è mosso niente, se non un ammonimento a mio cugino da parte della questura”.

Nemmeno col cambio di amministrazione la situazione sembra cambiata: “Abbiamo parlato con l’assessore ai servizi sociali Coletti – racconta Zagatti – ma ci è stato detto che secondo la legge mio cugino è in grado di intendere e volere e quindi non possono intervenire. Nel frattempo quella persona vive in condizioni impossibili e durante l’inverno è stato anche a dormire al pronto soccorso di Cona, perchè l’Hera gli ha staccato le utenze per la morosità nelle bollette”. Le immagini della casa presentate da Zagatti mostrano in effetti una situazione di assoluto degrado, tra resti di pasti consumati per terra in maniera frugale e i bagni incrostati e  senza acqua corrente usati dal 50enne per i propri bisogni privati.

La proprietaria dell’appartamento 92enne compare in video per lanciare il proprio appello: “Voglio solo poter morire a casa mia”. Per Zagatti “le istituzioni devono attivarsi per aiutare non solo una famiglia a cui da cinque anni viene impedito di fare ritorno a casa, ma anche una persona che non è in grado di provvedere a se stessa e che oggi è abbandonata ai propri problemi. Noi ci abbiamo provato per anni, ma non ce la possiamo fare da soli. Il nostro è solo uno dei tanti casi dove una famiglia si trova a lottare da sola contro un problema, ma ci sono tanti casi come il nostro in cui con un po’ di attenzione e sensibilità in più si potrebbero prevenire situazioni di grande difficoltà e a volte anche di violenza”.

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com