
Maria Teresa Stampi, Francesca Falzoni, Marzia Perinati e Liborio Trotta
Non solo donare cibo per i più poveri ma cucinare anche per loro: è questo il progetto messo in piedi dall’istituto alberghiero Orio Vergani-Navarra di Ferrara e dalla Caritas di Ferrara-Comacchio.
Una due giorni solidale, il 24 e 25 giugno, nella mensa di via Brasavola 9 a Ferrara che, come spiega l’operatrice Maria Teresa Stampi, rappresenta “il primo progetto Caritas-Vergani, ma l’idea è di riprenderlo in vista del prossimo anno scolastico, portando ai fornelli insieme ai docenti anche gli studenti delle classi quarte e quinte”.
Liborio Trotta, chef, professore e direttore dell’ufficio tecnico, Marzia Perinati, collaboratrice scolastica e Francesca Falzoni, assistente tecnico della scuola alberghiera, dalle 9 alle 14 sono impegnati a cucinare per le persone che in questo periodo si rivolgono alla mensa aperta dalle ore 12.30 alle 13.45.
Insieme a loro c’è Naima, ragazza di origini somale residente ad Argenta, dallo scorso novembre volontaria per il Servizio Civile regionale. Dalla fine del lockdown, sono circa 34 le persone che vengono a colazione alla Caritas (dalle ore 8.10 alle 8.50) e un centinaio a pranzo: fino ad aprile in tutto erano 50 in meno, una ottantina. Un aumento significativo che si accompagna all’obbligo, per il rispetto delle regole Covid, di far sedere contemporaneamente non più 50 persone, ma appena 24.
Ancor più importante è quindi il sostegno del “Vergani”, grazie all’intuizione del dirigente scolastico Massimiliano Urbinati, il quale, vista l’importante mole di cibo – sia già preparato per iniziative poi annullate causa Covid, sia a lunga conservazione per i laboratori interni alla scuola – ha pensato di donarlo: in totale alla Caritas diocesana sono arrivati l’equivalente di 2mila euro, un intero furgone pieno di arancini, diversi tipi di carne, dolci e altro, per quanto riguarda quello già preparato, oltre a frutta, verdura, farina, latte, prosciutto, grana, carne, pasta, riso e affettati.
Nel menù di oggi, risotto con la zucca, pomodori gratinati, involtini mortadella e stracchino, scarola al forno, tonno fagioli e cipolla, misto zucchine e peperoni. Giovedì, invece, pasta gratinata ai 4 formaggi, rosticciata di patate e cipolla, teneroni di pollo e verdure miste.
Tra l’altro, la Caritas di Ferrara-Comacchio registra un notevole e continuo aumento delle persone che richiedono pacchi viveri. Le operatrici Stefania Malisardi e Ilaria Pasqualini spiegano come “prima dell’emergenza erano circa 650 le persone che mensilmente usufruivano del servizio, per poi diventare 720 a marzo, 750 ad aprile e 790 a maggio. A giugno si arriverà sicuramente a 800, l’equivalente di 500 famiglie. Si tratta di persone che tiravano avanti con piccoli lavori in nero, giostrai, ambulanti dei mercati, colf, badanti, persone che non possono usufruire dei buoni spesa o che ancora lo attendono, in cassa integrazione, oppure dipendenti passati dal tempo pieno al part time perché l’azienda dove lavorano non ha ancora ripreso a pieno regime”.
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