Attualità
13 Giugno 2020
Il virologo passa al contrattacco dopo il servizio televisivo: "Accusato di conflitti di interesse su terapie Covid, fondamentale ristabilire la verità"

Burioni contro Le Iene, nelle mani dell’avvocato Anselmo

di Redazione | 2 min

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Roberto Burioni ricorre alle vie legali contro Le Iene e lo fa da Ferrara. Il noto virologo pesarese si è rivolto all’avvocato ferrarese Fabio Anselmo per querelare la seguita trasmissione di Italia 1 che nella puntata dello scorso 9 giugno ha mandato in onda un servizio intitolato “Burioni quando parla di scienza ha un conflitto di interessi?”.

Il contrattacco alla puntata – che ha messo in correlazione il suo studio sugli anticorpi monoclonali come possibile terapia contro il coronavirus e il presunto interesse a citarlo spesso in tv rispetto alla sperimentazione con plasma iperimmune – non si è fatto attendere e finirà con una battaglia legale.

“Sono molto addolorato per quanto affermato sul mio conto e sulla mia persona dalla trasmissione televisiva “le Iene” – interviene Burioni sulla sua pagina Facebook Medical Facts -. È stata messa in discussione la mia professionalità e sono stato accusato di conflitti di interesse su una malattia gravissima, che ha portato lutto e dolore agli italiani. In tutto questo, pensate che non sono stato nemmeno interpellato. Se l’inviato delle Iene (Alessandro Politi, ndr) lo avesse fatto sono certo che si sarebbe reso conto della verità e quel servizio non sarebbe andato in onda”.

Secondo il virologo, “la mia storia di vita professionale parla per me. Non ho alcun interesse in cure, terapie, vaccinazioni contro Covid-19 . Non solo non possiedo nessun brevetto su anticorpi monoclonali contro Covid-19, ma nessun progetto di ricerca che anche lontanamente possa riguardare questo tipo di molecole potenzialmente utili contro Covid-19 è collegato alla mia persona”.

Per questo “mi sono rivolto all’avvocato Fabio Anselmo per chiedergli un’unica e per me fondamentale cosa: ristabilire la verità. L’avvocato ha accettato il mio mandato e lo ringrazio di cuore. Ho accettato tante critiche. Questa, tuttavia, la percepisco fortissimamente ingiusta”.

Burioni si è quindi messo nelle mani dell’avvocato Anselmo – che ha seguito, tra gli altri, i casi di Federico Aldrovandi e Stefano Cucchi – con l’obiettivo di “ristabilire la verità” sul presunto conflitto di interesse relativo agli anticorpi monoclonali e relativi brevetti. “Produrre anticorpi monoclonali umani è il mio lavoro dal momento della mia laurea. Ne ho prodotti tanti, ma nessuno di questi è di mia proprietà” è stato il primo chiarimento arrivato dopo la messa in onda, con la riserva di “risentire questo servizio insieme al mio legale, perché questa volta si è passato il segno”.

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