Il Ferrara Buskers Festival sarà in “Limited edition”. Questo il nome dato alla trentatreesima edizione, ma guai a chiamarla ‘edizione limitata’, piuttosto vuole essere ‘speciale’ in un’estate a suo malgrado indimenticabile. Le date della rassegna del musicista di strada più famosa al mondo sono confermate – dal 26 al 30 agosto – ma la riduzione delle giornate non sarà l’unica novità introdotta a causa dell’emergenza coronavirus.
Il programma subirà delle necessarie limitazioni per garantire l’assoluta sicurezza degli artisti e del pubblico, a partire dagli ospiti: potranno esibirsi dal vivo solo i gruppi italiani. Per non perdere l’appeal internazionale, i musicisti stranieri eseguiranno i loro brani in streaming, permettendo al pubblico, in modo virtuale, di fare un giro del mondo musicale, interagendo in tempo reale attraverso le piattaforme social del Fbf.
Le strade estensi torneranno quindi a riempirsi di musica. Anche se a ingressi contingentati e solo su prenotazione: “Stiamo valutando diverse location circoscritte dove far suonare i gruppi e dove il pubblico potrà accedere con prenotazione online obbligatoria perché avremo una capienza limitata in base alle normative anti-Covid” anticipa la presidente dell’associazione Ferrara Buskers Festival Rebecca Bottoni.
L’obiettivo, come confermato dalla Bottoni che organizza il festival insieme al padre e direttore artistico Stefano, è di “non pensare a un’edizione limitata ma speciale, con la sicurezza al primo posto: cercare di mantenere il più possibile l’atmosfera ma in un ambiente di massima sicurezza è lo spirito che muove l’organizzazione”.
Un messaggio di speranza in un periodo difficile, che penalizza soprattutto gli operatori dell’intrattenimento e del mondo dello spettacolo, che dovrà tenere conto appunto delle limitazioni di fruizione. Come da tradizione, tutti i concerti rimarranno gratuiti e i musicisti si esibiranno senza ricevere un compenso, a eccezione delle offerte che il pubblico gli farà pervenire direttamente nel loro cappello. Per gli artisti che parteciperanno in streaming sarà attivo un apposito ‘cappello virtuale’ dove fare le donazioni. Una nuova sfida per unire in nome della musica dal vivo (e in streaming).
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